La primavera porta con sé senso di stanchezza e cali di energia, ci si può aiutare con una buona dieta che toglie il senso di spossatezza e rivolgendosi ad un medico omeopatico, come sappiamo, questa medicina dolce si basa sul principio di similitudine, ogni disturbo viene curato con la sostanza che, in un individuo sano, provocherebbe i sintomi che si voglio curare.
Per il principio secondo cui il simile cura il simile, quella sostanza induce il corpo della persona malata a reagire, stimolando l’autoguarigione. L’omeopatia non tiene conto solo dei sintomi, ma considera anche le caratteristiche psicofisiche della persona.
Arsenicum album: è adatto a chi avverte stanchezza fin dalla mattina, soprattutto se è accompagnata da ansia e angoscia e se migliora con il caldo e il movimento. Si parla di una persona sempre un po’ agitata, facile preda delle paure.
Byronia: è per la spossatezza che colpisce al risveglio, ma che migliora con un po’ di fresco e immobilità. Si parla di persone con pelle e mucose secche, disidratazione, soffre spesso di stipsi e di dolori articolari.
Netrum muriaticum: combatte la stanchezza serale accompagnata da difficoltà a prendere sonno a causa dei troppi pensieri. Si parla di una persona che preferisce essere “lasciata in pace” quando attraversa una difficoltà, non vuole intorno nessuno. Ha una lieve tendenza a deprimersi e queste sue caratteristiche si accentuano nel cambio di stagione.
Sulfur: quando arriva la fiacca pomeridiana insieme ad una frequente sensazione di vuoto allo stomaco, che migliora stando all’aria fresca. Si parla di una persona che è energica durante la giornata, ma nel pomeriggio o verso sera si sente molto stanca.
Questi rimedi omeopatici per la stanchezza si assumono in diluizioni abbastanza alte, per questo, oltre che per stabilire con chiarezza a che tipo si appartiene, è consigliata la prescrizione di un omeopata. In diluizione a 200 CH, si prende una dose unica (o mezza a seconda della serietà del disturbo) una volta alla settimana. I granuli si prendono lontano dai pasti e si fanno sciogliere in bocca. Si assumono dalla comparsa del disturbo e per circa 20-30 giorni.
Photo credit: Loïc Tasquier su Flickr
Lisa 6 Marzo 2013 il 15:29
Io invece per contrastare la stanchezza primaverile che mi colpisce ogni anno mi aiuto con un integratore naturale che contiene pappa reale, mirtillo nero, rosa canina, estratti di eleuterococco e vitamine del gruppo B. Me l’hanno consigliato in farmacia, è molto buono! si chiama Ristabil e non ha effetti collaterali, per quello mi sono fidata fin da subito a prenderlo! lo consiglio a chi avesse bisogno di energia durante i periodi più duri e difficili 🙂