La mastoplastica additiva è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Molte donne scelgono di praticare l’ intervento per soddisfare il desiderio di un seno più grande o sentirsi più sicure di se stesse. La mastoplastica additiva consiste nell’inserimento di una protesi dietro ciascuna mammella per aumentare il volume e migliorare l’aspetto del seno. Spesso, dopo un dimagramento, una gravidanza o col passare del tempo, il seno perde volume e la forma si modifica. La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che migliora la forma e il volume del seno. Ma come fare per avere un aumento del seno senza essere etichettate come rifatte? Molto importanti sono le dimensioni: un eccessivo aumento del seno produce un effetto poco naturale. Se le protesi sono di grandi dimensioni, il seno risulta poco mobile quando ci si sdraia, sembra un pò “appiccicato” e quindi finto. L’aumento moderato del seno e proporzionato al fisico, invece, dà un effetto più naturale e armonico. Non pretendete quindi un aumento eccessivo del seno rispetto alla situazione di partenza.. a meno che non abbiate difficoltà ad ammettere di avere un seno rifatto! Perchè si sceglie un aumento del seno:
• il seno è troppo piccolo
• il seno è diminuito di volume dopo avere avuto un bambino
• un dimagramento ha modificato il volume e la forma del seno
• un seno è più piccolo dell’altro (asimmetria mammaria)
La mastoplastica additiva, come tutti gli interventi di chirurgia estetica, viene personalizzata in base a ciascun caso. .
TIPI DI PROTESI
Le protesi mammarie più diffuse sono costituite da un involucro di silicone riempito con gel di silicone. Oltre alle classiche protesi di forma rotonda esistono oggi le nuove protesi “anatomiche” che consentono una pianificazione personalizzata dell’intervento.
La scelta delle protesi è molto ampia e permette di scegliere la larghezza, l’altezza e la proiezione dell’impianto desiderato. La forma è leggermente ovoidale con una graduale sfumatura del volume nella parte superiore; questa forma, simile a quella del seno naturale, consente di ottenere risultati molto personalizzati e di evitare un eccessivo riempimento del polo superiore della mammella garantendo però la giusta proiezione del seno nella parte inferiore.
Non vi è alcuna prova scientifica che la presenza di protesi mammarie aumenti il rischio di cancro della mammella o di altre malattie.
Non c’è alcuna evidenza che le protesi mammarie possano influenzare la gravidanza e l’allattamento.
TIPI DI INCISIONI
Si possono praticare in tre tipi di incisioni. La scelta varia a seconda dei casi:
1. nel solco sottomammario. E’ la via di scelta se si utilizzano le protesi anatomiche. La ghiandola mammaria non viene violata perchè si scivola sotto di essa senza toccarla. La sostituzione delle protesi, se necessaria, è più facile. E’ la via più sicura. Le cicatrici nel solco sono dopo poco tempo pressoché invisibili.
2. intorno all’areola mammaria (metà inferiore). Le cicatrici, a causa della differenza di colore della pelle, diventano dopo poco tempo praticamente invisibili. La ghiandola mammaria viene però incisa perchè si deve passare al di sotto di essa.
3. sotto l’ascella. Le cicatrici sono nascoste. Attraverso questa via è preferibile inserire protesi tonde e non anatomiche. La sostituzione delle protesi, se necessaria, è più difficoltosa.
L’INTERVENTO
La mastoplastica additiva può essere eseguita sia in anestesia generale che in anestesia locale con sedazione. L’intervento dura circa un’ora e la degenza in regime di day hospital è generalmente di poche ore. Il lieve gonfiore inizialmente presente si risolve in poche settimane. E’ possibile nella maggior parte dei casi tornare alle normali attività dopo 2-3 giorni.
IL RISULTATO
Il risultato è duraturo. Tuttavia la gravità e l’invecchiamento possono modificare nel tempo l’aspetto del seno, come d’altra parte accade normalmente a qualsiasi seno naturale. Un suo abbassamento, ad esempio, può essere corretto con una mastopessi:lo si “tira su”!
Per maggiori informazioni: www.esteticalive.it
A cura di Manuela Torregiani
Aumento del seno: rifatto o al naturale?
di 12 Febbraio 2008Commenta