Pratiche, igieniche, invisibili e confortevoli, ideali per lo sport. Grazie ai nuovi materiali utilizzati, bio-compatibili, le lenti a contatto stanno sempre di più diventando una valida alternativa agli occhiali e sono ormai in grado di correggere quasi tutti i disturbi visivi: miopia, astigmatismo di lieve entità e, con le progressive multi-focali, è permesso di vedere da vicino ma con adattamento anche da lontano. Le lenti a contatto usate nella maggior parte dei casi sono morbide, mensili o quindicinali. In commercio ce ne sono diversi tipi: le lenti a contatto morbide, le usa e getta giornaliere, quelle semirigide (conosciute anche come lenti a contatto gas permeabili), le lenti a contatto colorate che consentono di dare una colorazione diversa all’ iride, le lenti a contatto rigide (anche se queste ultime, ormai, stanno man mano lasciando spazio alle lenti a contatto semirigide). Ma un uso scorretto delle lenti a contatto e una scarza pulizia possono danneggiare gli occhi. Ci sono quindi delle regole da seguire per la salute dei nostri occhi:
1- Una corretta procedura di pulizia è fondamentale per la conservazione della lente a contatto oltre che per la tutela della salute degli occhi (questo vale specialmente per le lenti a contatto morbide che hanno una durata superiore al giorno). Le lenti a contatto di ultima generazione sono morbidissime, permeabili, con un’altissima percentuale d’acqua (fino al 74%) e assorbono tutto quanto viene a contatto con l’occhio. E’ quindi fondamentale provvedere ad un’accurata manutenzione e pulizia quotidiana a meno che non si utilizzino le lenti giornaliere. Massaggiare la lente a contatto con la soluzione unica serve per ripulirla dalle proteine che vi si depositano con l’ uso, in commercio esistono anche particolari soluzioni uniche anti-proteiche. Un altro accorgimento importante è quello di sostituire i contenitori delle lenti ogni mese, una procedura che viene agevolata anche dal fatto che molti distributori di soluzioni uniche li forniscono inclusi nella confezione.
2- Per quanto riguarda le lenti a contatto giornaliere usa e getta, one day, bisogna buttarle dopo l’uso anche se sono state usate solo per poche ore. Le lenti a contatto usa e getta sono quelle più igieniche in assoluto, ideali per chi usa le lenti solo in occasioni particolari e non tutti i giorni.
3- Evitare assolutamente di lavare le lenti a contatto sotto l’ acqua del rubinetto, sarebbe preferibile anche non farsi la doccia con le lenti a contatto. Gli esperti spiegano che con l’acqua corrente si potrebbe contaminare la lente. Pseudomonas, stafilococco, streptococco, candida e acantameba sono solo alcuni dei germi nemici dei portatori di lenti a contatto. Nella maggior parte dei casi l’infezione agli occhi è causata dall’acantameba, un germe che si può trovare nell’ acqua del rubinetto e che, in presenza di una piccola abrasione nell’occhio, penetrando nell’organismo.
4- Al primo segnale di sofferenza che l’occhio invia, è sempre meglio togliere le lenti a contatto e utilizzare gli occhiali.
5- Togliere le lenti almeno un’ora prima di andare a letto, lavarsi sempre le mani prima di maneggiarle evitando l’utilizzo delle saponette (dove si possono annidare i germi) ed utilizzando un sapone liquido.
6- Portare con se il kit di emergenza (contenitore e un flaconcino da viaggio di soluzione unica ) e un paio di occhiali di riserva (non pulite mai le lenti con la saliva! Alcuni lo fanno in mancanza della soluzione unica).
7- Per quanto riguarda il mare, è preferibile non usare le lenti a contatto soprattutto quando la sabbia è molto fine o c’è vento: se un granellino si infila sotto la lente, infatti, può graffiare la cornea. Gli occhi miopi sono particolarmente delicati, si arrossano facilmente e sono sensibili al sole e all’ acqua salata. Per chi vuole indossarle comunque, sono da preferire le usa e getta: se l’ occhio si arrossa troppo si possono facilmente togliere e buttare. Usare comunque e sempre gli occhiali da sole scuri per proteggere gli occhi. Le lenti di ultima generazione hanno anche proprietà filtranti per ridurre i danni delle radiazioni ultraviolette, in primavera e in estate, però, è sempre bene utilizzare occhiali da sole protettivi Fare il bagno con gli occhialini perché la lente a contatto rischia di assorbire come una spugna le impurità dell’acqua del mare.
8- I liquidi per la pulizia e la conservazione delle denti a contatto vanno tenuti al fresco. Non lasciare mai la soluzione nella borsa da spiaggia o nel cruscotto della macchina, perché il caldo può alterare la composizione del liquido, rendendolo inefficace.
9- L’aria condizionata, tanto usata per combattere il caldo, è però una nemica dei nostri occhi e delle nostre lenti, in quanto li rende secchi e disidratati. Usare le lacrime artificiali (si comprano in farmacia) che, all’occorrenza, ristabiliscono la giusta idratazione dell’occhio e della lente. Le lacrime artificiali vanno usate anche da chi usa le lenti contatto e, per lavoro o per studio, passa molto tempo davanti al computer. Anche in questo caso, infatti, l’ occhio tende a seccarsi.
10- E’ bene non addormentarsi, anche per brevi pisolini, con indosso le lenti a contatto: gli occhi tendono facilmente ad arrossarsi e a seccarsi.
11- Rispettate sempre le scadenze e le indicazioni di utilizzo delle lenti a contatto quindicinali e mensili.
12- E’ consigliato portare le lenti a contatto per un massimo di 6-7 ore al giorno: portarle per tutto il giorno può causare rossore e secchezza agli occhi (non fare mai un uso eccessivo delle lenti a contatto: siete belli anche con gli occhiali!)
13- Se si decide di utilizzare le lenti a contatto al posto degli occhiali, il primo passo è quello di rivolgersi al proprio oculista per scegliere le lenti più adatte e imparane il corretto utilizzo, dal modo di metterle alla corretta igiene per la conservazione. E’ bene ricordare che non tutte le persone possono utilizzarle e questo lo può valutare solo il medico. E’ comunque consigliato un controllo oculistico ogni 6-12 mesi. Ricordatevi inoltre che in caso di infezione è bene recarsi immediatamente dal medico perché l’infiammazione evolve in 24-48 ore.
A cura di Manuela Torregiani
Salute degli occhi e lenti a contatto
di 18 Marzo 2008Commenta