Il centro per le detenute con figli di Milano ha festeggiato il suo primo anno di attività. Il problema delle detenute con figli è salvaguardare il benessere dei bambini che vengono separati dalla madre, tema di grande attualità anche in riguardo al caso Cogne e alla condanna a 16 anni di carcere per Anna Maria Franzoni. La sofferenza nella separazione non riguarda solo le madri ma anche e soprattutto i figli delle detenute. A Milano, una forma di detenzione alternativa per salvaguardare il benessere dei figli delle donne in carcere è stata voluta e attuata dall’ assessore provinciale ai diritti dei reclusi Francesca Corso. In un anno di attività, l’ Icam (Istituto di custodia attenuata per detenute madri) di viale Piceno ha ospitato ben 32 mamme con bambini da 0 a 3 anni che prima erano recluse nel carcere di San Vittore e che grazie alla provincia di Milano hanno potuto essere trasferite nella nuova struttura dotata di 420 metri quadrati di giardino e attrezzature per ospitare le donne e sopratutto i figli. Nel corso dell’ anno sono stati 33 i bambini che hanno soggiornato nella struttura divisa in camere doppie e singole, dotata di una ludoteca, di un’ infermeria, di una sala studio, di una cucina e sala da pranzo comune. Una sorta di grande casa in cui, insieme con le detenute e i bambini, vivono le guardie della polizia penitenziaria in abiti rigorosamente borghesi, gli assistenti sociali e gli educatori. Grazie a queste condizioni si riesce a garantire il benessere ai figli piccoli delle detenute in carcere, che hanno comunque bisogno nell’ età che va dagli 0 ai 3 anni della loro madre.
Un esperimento riuscito che presto potrebbe essere replicato in altre città italiane. Il centro di detenzione di Milano sta lavorando con altre realtà per fare in modo che questo modello di tutela per i figli delle donne detenute sia utilizzato. Serve però, da parte delle istituzioni locali, una spinta e un aiuto ai provveditorati alle carceri che sono i veri motori di questa iniziativa, ma che purtroppo non hanno a disposizione spazi adeguati e personale sufficiente. Ed è proprio il personale che fa la differenza nel centro di detenzione di viale Piceno: le guardie carcerarie dell’ Icam di Milano sono senza divisa per non traumatizzare i bambini e svolgono una funzione di operatrici sociali che spesso si perde nei corridoi delle strutture penitenziarie. L’ idea dell’ Icam è finalizzata non solo al reinserimento successivo alla pena delle madri nella società e nel mondo del lavoro, ma anche e soprattutto a garantire l’ istruzione ai bambini che ogni giorno vengono accompagnati nei vari asili cittadini. Non sempre infatti le donne con figli detenute in carcere hanno alle spalle una famiglia in grado di prendersi cura dei loro bambini. La struttura penitenziaria dell’ Icam è incentrata sul minore: al centro dell’ attenzione c’è il bambino, non il detenuto. E’ in progetto anche una nuova struttura per i bambini dai 3 ai 10 anni, manca solo la legge, rimasta bloccata a causa della caduta del Governo Prodi. Oggi la legge non prevede la possibilità di una detenzione alternativa per le madri con figli dai 3 ai 10 anni.
Carceri e benessere dei figli. Il centro per le detenute con figli di Milano.
di 23 Maggio 2008Commenta