Emergenza rifiuti. Roma come Napoli ? – Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si dice d’ accordo per attuare il piano della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, ma specifica che servono risorse. Secondo Marrazzo, per Roma comunque non basta la raccolta differenziata porta a porta, servono soprattutto isole ecologiche e impianti. Per questo auspica che aumenti anche il riciclaggio. Oggi nella Regione Lazio viene riciclata una minima parte dei rifiuti, e produrre ricchezza dalla raccolta differenziata dei rifiuti è una grande sfida. Marrazzo ha comunque assicurato che Roma non diventerà come Napoli. Secondo Marazzo Napoli è finita in emergenza rifiuti perchè non aveva le discariche e i termovalorizzatori sufficienti; nel Lazio esistono già dei termovalorizzatori in funzione, altri che stanno per entrare in funzione, altri autorizzati che si stanno costruendo e altri, già autorizzati. Ma per Legambiente Lazio il piano rifiuti di Marazzo non convince. L’ associazione ambientalista ha infatti scritto una lettera al presidente della Regione Lazio Marrazzo, in cui definisce ” incomprensibile che su riduzione e differenziata si rinvii a obiettivi già fissati, con nuovi allargamenti per quasi tutte le discariche ed un eccessivo spazio all’ incenerimento “. Nella lettera, Legambiente ricorda i buoni propositi della Regione Lazio sulla riduzione della produzione dei rifiuti e i seri e ben significativi obiettivi per la raccolta differenziata con investimenti importanti in tale direzione. Legambiente ritiene del tutto sbagliata la soluzione che si sta prospettando: se fino ad oggi i rifiuti a Roma e nel lazio sono stati gestiti sostanzialmente sotterrandoli nelle discariche, ora non si può fare l’ errore di continuare in questa direzione, nè tanto meno programmare di bruciarli tutti con la costruzione di nuovi termovalorizzatori, pensando che questo possa aiutare.
Peraltro non ci si può nascondere che il cosiddetto combustibile da rifiuti, l’ unico prodotto che secondo legge si può bruciare nel nostro Paese, può rappresentare al massimo il 30-40% dei rifiuti indifferenziati e che tutto il resto continuerà comunque a finire in discarica, tranne il differenziato. Per Legambiente Lazio occorre quindi fissare il metodo della domiciliarizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i Comuni del Lazio, per mettere in campo i consistenti investimenti già previsti in questa direzione, per prevedere iniziative specifiche coinvolgendo le popolazioni, i comitati, le associazioni in una grande progetto per una nuova, diversa, sostenibile gestione dei rifiuti.
Fonte: Comunicato Stampa www.regioni.it
Per saperne di più sui termovalorizzatori vedi anche:
– Ecoballe: i dubbi sul termovalorizzatore per lo smaltimento dei rifiuti
– Combustibile da rifiuti