Riscaldamento climatico, aumento della temperatura dei mari e allarme meduse nel Mediterraneo. Biodiversità a rischio
Le meduse proliferano a causa del riscaldamento climatico, come le mucillagini e i pesci alieni; l’ allarme è scattato in Spagna, ma tutto il Mediterraneo ha motivo di preoccuparsi.
Negli ultimi 20 anni la temperatura delle acque superficiali dei nostri mari è cresciuta di 0,02 gradi all’ anno. Non consolano molto i nuovi gel preventivi anti-medusa sperimentati in Usa e in Israele che dovrebbero fungere da repellenti (ma che potrebbero essere irritanti per la pelle e inquinanti per il mare). Le meduse restano una noia per i bagnanti e un incubo per gli operatori del turismo marino. Non a caso in Spagna il governo ha messo a punto un piano di emergenza per le meduse. Regina delle meduse nel Mediterraneo è la Pelagia noctiluca, un celenterato piccolo che pare fiorire dal nulla quando il mare è caldo e piatto. Infatti è il caldo che porta le meduse: con il riscaldamento dei mari il plancton sta aumentando molto velocemente e con esso aumentano le meduse che ne fanno parte, lo spiega Silvestro Greco, coordinatore scientifico dell’ Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram). Tempo fa le meduse comparivano a fasi cicliche, ora a causa dell’ innalzamento della temperatura le meduse sono diventate una costante.
La maggiore quantità di meduse che si nutrono di uova e larve di altre specie sta alterando la catena alimentare con EFFETTI NEGATIVI SULLA BIODIVERSITA’ E SULLA PESCA.
Nell’ agosto 2006 si toccarono temperature eccezionali e nelle acque del Canale di Sicilia si toccarono addirittura i 35 gradi durante la notte.
La crescita della temperatura interessa anche le acque più profonde sebbene con variazioni più contenute; il riscaldamento del Mediterraneo ha anche effetti sugli equilibri della fauna marina e pare essere la causa principale della meridionalizzazione del bacino, cioè dello spostamento di alcune specie dalle zone meridionali verso latitudini più elevate.
Prima esistevano barriere termiche che impedivano a molti pesci di vivere nelle zone più a nord, lo conferma Fabio Badalamenti dell’ Istituto per l’ Ambiente marino costiero del Cnr.
Oggi invece una specie come la Thalassoma pavo (detta anche Donzella pavonina) che normalmente abitava le acque della Sicilia, può essere trovata anche nel Tirreno e nel bacino ligure.
Il riscaldamento delle acque favorisce anche l’ insediamento di varie specie tropicali che entrano nel Mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra o dal Canale di Suez, spesso prendendo un passaggio da petroliere e mercantili.
Attraverso le incrostazioni delle carene e le acque di zavorra, si stanno diffondendo migliaia di nuove specie tra pesci, alghe e invertebrati, con censeguenze sulla pesca e sulla biodiversità.
Pesci alieni possono portare malattie nuove per gli autoctoni o alterare gli equilibri delle catene alimentari; in più si deve mettere in conto l’ aumento, oltre che delle meduse, della mucillagine.
La cosiddetta neve marina ha già fatto la sua comparsa nell’ Adriatico ed è favorita dal caldo e dalle scarse precipitazioni.
Il mancato apporto di acqua dolce nel Mediterraneo, causato dall’ attività della diga di Assuan e dalla siccità dei fiumi come il Pò e il Rodano, ha modificato il rapporto tra fosfati e azoto, che sembra essere il fattore scatenante dei processi di produzione delle mucillagini.
denise ruben 5 Settembre 2008 il 10:06
non è vero che i gel preventivi antimedusa sono irritanti, nè tantomeno che inquinano il mare. Sono composti da sostanze naturali, anallergici ed estremamente efficaci. Io ho provato il Medusafe della Sauber e mi sono trovato benissimo!
AJ 5 Settembre 2008 il 18:19
…e tu ti preoccupi solo dei gel anti-medusa ??
Complimenti Denise, e dell’ inquinamento, dell’ effetto serra e delle biodiversità che dici ?
AJ 5 Settembre 2008 il 18:25
…in pratica alcune specie di pesci possono anche scomparire, basta che tu hai il gel anti-meduse che non inquina! Però le meduse possono pure prosperare e distruggere la biodiversità, tanto c’è il gel anti-medusa…
denise 7 Settembre 2008 il 22:19
è chiaro che la situazione climatica e della fauna marina è grave e preoccupante; non volevo di certo sottovalutare questi dati!
CriS 17 Giugno 2009 il 16:24
Non sapevo di questo gel antimedusa e non inquinante, grazie dell’informazione. Invece fare il bagno con le creme solari e` altamente inquinante e sembra causi lo scoloramento dei coralli, meglio nuotare con una maglietta o con le mute che schermano dal sole, ne ho comprata una in Australia. Uno si sente piuttosto ridicolo ad indossarla, ma se protegge anche dalle meduse (non ho ancora provato …) me ne frego e spero o meglio temo che diventera` di moda nei prossimi anni.
Sono stata pinzata da delle piccole meduse la scorsa settimana in Sicilia e la reazione allergica non passa, il dottore mi ha appena prescritto 6 giorni cortisone per bocca, per questo sto cercando nel web articoli sull’argomento. Ciao