Vi siete mai sentite dire che siete “tanoressiche”? In realtà non significa che siete troppo magre, ma solo che siete troppo… abbronzate!
Per alcune persone, specialmente le giovanissime, la tintarella e la lampada sono una vera fissazione. E’ la tanoressia, ovvero la dipendenza dall’abbronzatura artificiale. Sembrare più nere, abbrinzate e sexy è una vera rincorsa al lettino abbronzante, con colpi a suon di docce solari e scottature precoci. Eppure, proprio questa mania per l’ abbronzatura è la causa di incredibili numeri di vittime del cancro. I dati sono impressionanti: il melanoma è il tumore più diffuso tra le donne al di sotto dei 30 anni, con casi diagnosticati praticamente ogni giorno nella fascia d’età tra i 20 e i 29 anni.
Una donna su tre, infatti, fa la lampada. E questo nonostante il rischio così elevato. Basti pensare che l’ incidenza del melanoma in questa fascia d’età è doppia rispetto a quella del cancro al seno.
LA TANORESSIA
La “tanoressia” è una vera e propria ossessione per le lampade che continua a diffondersi fra le ragazze. Le giovani sono spesso convinte che l’ abbronzatura da lampada sia meno rischiosa di quella naturale.
Secondo il Cancer Research Uk – riporta la Bbc news – la moda della carnagione scura a tutti i costi sta mietendo vittime inconsapevoli ed è necessario allertare tutti i patiti delle cabine solari: circa 50 donne sotto i 40 anni muoiono ogni anno in Gran Bretagna, ad esempio, proprio a causa del melanoma, che normalmente insorge più avanti con l’ età.
E allora che fare? Il primo consiglio è quello di prediligere l’ abbronzatura naturale a quella artificiale… ma se proprio non potete farne a meno, ricordatevi di applicare le creme solari e protettive per la pelle ogni volta che fate una seduta abbronzante: la potenza di una lampada è di molte volte superiore a quella del sole e, di conseguenza, la pelle rischia di esserne danneggiata fortemente.
L’ abbronzatura di un’ estate vale la vostra vita?