Non solo mare e laghi… molti italiani vivono in prossimità di fiumi di montagna, che sono tutt’ altro che inadatti agli sport. L’ hydrospeed è uno sport fluviale nato in Francia verso la fine degli anni cinquanta come nuoto in acqua viva seguendo la corrente. Successivamente fu introdotto l’ omonimo galleggiante (simile a un piccolo bob) con la duplice funzione di proteggere l’ atleta dagli urti contro le rocce e offrire un punto d’ appoggio. Per proteggersi dal freddo delle acque, che in genere sono frutto del disgelo estivo di nevai e ghiacciai, si indossa una muta in neoprene molto spessa (5 mm) e fornita di imbottiture protettive. Completano l’ attrezzatura il casco, il giubbotto salvagente e le pinne, indispensabili quest’ ultime per dare la giusta propulsione ed affrontare i vari passaggi.
In Italia la comparsa dell’ hydrospeed è molto ritardata: inizia a comparire verso l’ inizio degli anni novanta e oggi è uno degli sport più gettonati dai turisti per via del divertimento di scivolare lungo il fiume. Ad occuparsi di questo sport (che da molti viene definito estremo, ma che è possibile praticare anche in sicurezza) c’ è l’ Associazione Italiana Hydrospeed, fondata l’ 8 settembre 1991, che è costituita da società sportive, turistiche o naturalistiche.
Non siete convinti? Ecco alcuni buoni motivi per provare almeno una volta a fare hydrospeed.
I BENEFICI
Come tutte le attività fisiche, l’ hydrospeed porta a dormire meglio e di più. La sensazione di benessere e di relax che ne derivano aiuta a curare alcune forme lievi di depressione e a canalizzare l’ aggressività, favorendo l’ autocontrollo ed il riconoscimento dei propri limiti. Quando ci si muove, si cammina o si nuota liberiamo endorfine, ormoni che ci aiutano a controllate lo stress e l’ ansia, migliorando la sensazione generale di benessere.
In più, l’ hydrospeed è uno sport di gruppo che consente di creare un vincolo affettivo con i compagni di avventura di ciascuna discesa e predispone al lavoro in team in azienda o a scuola. In generale, poi, l’ hydrospeed consente di migliorare la propria forza fisica, il ché procura maggiore autostima e una visione migliore di noi stessi e del mondo.
Bruciare calorie, insomma, non significa solo “bruciare energia fisica”, ma anche far circolare “energia mentale” per affrontare meglio il lavoro e la vita quotidiana.
COSA SERVE PER L’ HYDROSPEED
Esistono numerose associazioni e organizzazioni a cui ci si può rivolgere per effettuare Hydrospeed. Di solito forniscono esse stesse tutto il necessario per praticare questo sport. In particolare, vengono fornite:
Muta in neoprene (mantiene la temperatura corporea grazie allo strato di acqua che si scalda a contatto con il corpo).
Giacca in neoprene (isola dal freddo e ripara da eventuali urti)
Salvagente (ausilio al galleggiamento, con o senza imbraco: migliora il galleggiamento)
Caschetto (ripara dagli urti accidentali)
Hydrospeed (bob in polietinene stagno)
Pinne in polipropilene
Scarpe (calzari in neoprene con la suola)
Guanti in neoprene bifoderato
E’ DIFFICILE?
Niente affatto… A bordo di un guscio in polietilene, studiato apposta per affrontare la discesa fluviale, con le pinne ai piedi come “motore”, vi divertirete a scendere il fiume immersi fra onde e correnti. Durante la discesa la guida vi farà scoprire le diverse manovre che si possono fare con questo tipo di imbarcazione. Rock Splat, Wave Will e Surfing sono le manovre di base. Basta seguire le istruzioni che la Guida vi impartirà prima con un brifing e durante la discesa in fiume. L’età minima consigliata è da 14 anni in su.
E allora… buon divertimento e… buona discesa!