Ulcera e litoterapia: tipi di ulcera e cura naturale con l’ argilla

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Esistono vari tipi di ulcere, molto diverse tra loro: l’ ulcera cutanea, l’ ulcera flebopatica, l’ ulcera da decubito, l’ ulcera diabetica l’ ulcera mal perforante plantare sono solo alcuni tipi. Vi proponiamo una breve rassegna dei sintomi, accompagnata da una soluzione tutta naturale che consiste nella cura con l’ argilla.

TIPI DI ULCERE E SINTOMI
L’ ulcera cutanea è una perdita di sostanza che interessa la cute. Varia ampiamente nei suoi caratteri: forma, estensione, profondità, consistenza e aspetto dei bordi.
L’ ulcera flebopatica è invece localizzata alle gambe e consegue da una pregressa tromboflebite (ulcera postflebitica) o da fenomeni di stasi venosa (ulcera varicosa); si osserva più frequentemente nel sesso femminile e predilige la regione vicino ai malleoli. Presenta forma, estensione, profondità, consistenza, aderenza ai piani sottostanti e aspetto del fondo diversi da caso a caso. La superficie cutanea può apparire gemente, escoriata, abrasa, infetta nelle forme acute, oppure ispessita, secca e distrofica nelle forme croniche.
L’ ulcera da decubito insorge in seguito all’ immbolizzazione prolungata a letto, soprattutto quando le condizioni generali sono scadute.
Il mal perforante plantare che si forma su cute ispessita e ipercheratosica, a livello della superficie di appoggio della pianta del piede. Si manifesta in particolare nel diabete, nell’ etilismo cronico, nei traumi cranici e nelle mielopatie. La visita medica è necessaria nelle seguenti condizioni: ulcera cutanea infetta; ulcera flebopatica recidivante; mal perforante plantare (diabete ed etilismo).

LITOTERAPIA CON L’ ARGILLA
Per via esterna, per curare i vari tipi di ulcera, si utilizza l’ argilla a grana più grossa, sotto forma di cataplasmi o compresse. Si versano argilla e acqua in un recipiente, evitando quelli in plastica o metallo, e si mescola con un cucchiaio di legno.
Si stende uno strato spesso 1 centimetro su un telo in fibre naturali e si applica sulla regione interessata. In generale è opportuno fasciare la zona con un panno di lana. L’ argilla va applicata fredda nelle affezioni caratterizzate da un processo infiammatorio e tiepida quando si voglia favorire un processo rivitalizzante, come nel trattamento degli esiti di una frattura, o in corrispondenza di alcuni organi (fegato, reni, vescica).
La durata dell’ applicazione varia da alcuni minuti a una o più ore; in quest’ultimo caso è utile sostiture l’ argilla quando è secca. L’ argilla impiegata non deve mai essere riutilizzata.

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