E’ disponibile anche negli ospedali italiani rivaroxaban, innovativa molecola anticoagulante orale, da assumere con un’unica compressa giornaliera, per la prevenzione del tromboembolismo venoso in pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione dell’anca o del ginocchio.
Il regime di rimborsabilità (in fascia H) è stato stabilito dalla determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’ 8 luglio 2009.
Già lo scorso settembre l’ Agenzia europea per i medicinali (EMEA) aveva espresso parere positivo con l’ indicazione nella prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in chirurgia elettiva di anca e ginocchio.
DIFFUSIONE DELLA TROMBOEMBOLIA
In Europa si registra ogni anno piu’ di un milione e mezzo di eventi tromboembolici, responsabili della morte di 544.000 persone, piu’ del doppio della somma dei casi di cancro al seno, alla prostata, HIV/Aids e incidenti stradali.
EFFICACIA DEL FARMACO
L’ efficacia della molecola è già stata dimostrata da quattro studi di fase III (RECORD1, RECORD2, RECORD3, RECORD4) che hanno coinvolto oltre 12.500 pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione elettiva di anca o di ginocchio.
I risultati dei quattro studi hanno evidenziato la superiore efficacia di rivaroxaban 10 mg rispetto al trattamento standard rappresentato dall’ enoxaparina, in termini di incidenza di eventi tromboembolici.
Rivaroxaban e enoxaparina hanno inoltre mostrato profili di sicurezza simili con una ridotta e sovrapponibile incidenza di sanguinamenti maggiori. A causa dei limiti degli attuali trattamenti anticoagualanti standard, molti pazienti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica non ricevono una terapia anticoagulante adeguata per la prevenzione degli eventi tromboembolici potenzialmente fatali.
L’ AZIONE ANTICOAGULANTE
Rivaroxaban, in formulazione orale e in monosomministrazione giornaliera, ha un’ azione anticoagulante prevedibile, efficace e ben tollerata e, per questo, ha le potenzialità per diventare il trattamento standard nella prevenzione della trombosi venosa profonda e dell’ embolia polmonare.