Artrite reumatoide: arriva Tocilizumab, il farmaco intelligente che congela i sintomi

di Redazione 1

Un “incendio” che infiamma le articolazioni di 300-400 mila italiani, tre volte su quattro donne, molto spesso giovani. Contro l’ artrite reumatoide è in arrivo in Italia entro il 2009 un nuovo farmaco intelligente: il primo anticorpo monoclonale mirato al recettore dell’ interleuchina-6 (IL-6), una della principali proteine che alimentano il fuoco della malattia. Il tocilizumab, questo il nome della molecola ‘pompiere’, promette di spegnerlo restituendo ai malati una vita normale: induce remissione clinica (in altre parole congela i sintomi) nel 56% dei pazienti trattati per oltre due anni. Con effetti collaterali sovrapponibili a quelli dei farmaci già sul mercato, assicurano gli esperti.

IL CONGRESSO EULAR
I dati dello studio di fase III Lithe sono stati presentati al congresso annuale della Lega europea contro i reumatismi (Eular). “Tocilizumab – spiega Gianfranco Ferraccioli, ordinario di reumatologia all’ università Cattolica di Roma – è il primo farmaco biologico che, in uno studio di confronto testa a testa, si è dimostrato superiore al metotrexate“, oggi gold standard contro l’ artrite reumatoide. Dopo 6 mesi di trattamento risulta in remissione il 33% dei pazienti che ricevono tocilizumab piu’ metotrexate, contro il 4% di chi assume metotrexate da solo. E dopo un anno la percentuale aumenta al 47% (contro l’8%).Soprattutto – sottolinea lo specialista – tocilizumab previene la progressione del danno articolare, anche nei pazienti che non raggiungono la remissione clinica“. Dopo un anno di terapia, infatti, i malati trattati con la nuova ‘pallottola’ biotech mostrano una progressione del danno tre volte inferiore rispetto a quelli del gruppo metotrexate.

IN ITALIA ENTRO FINE 2009
Il biofarmaco ha già ricevuto il via libera dell’ agenzia regolatoria Ue Emea e il lancio in Italia è atteso entro l’ anno“, annuncia Roche, che ha co-sviluppato il prodotto con la giapponese Chugai. “Entro pochissimi mesi“, poi, l’ azienda si aspetta il disco verde dell’ agenzia americana del farmaco Fda. “Tocilizumab sarà somministrato subito dopo l’ eventuale fallimento della terapia con metotrexate“, precisa Ferraccioli. Rimborsato dal Ssn, il medicinale si somministra una volta al mese con infusioni in ospedale. “L’ artrite reumatoide è una malattia autoimmune che attacca le articolazioni – ricorda Carlomaurizio Montecucco, direttore della Clinica reumatologica dell’ università di Pavia-Policlinico San Matteo – Produce l’ effetto di un vero e proprio incendio“, avverte: divampa all’ improvviso e si propaga con estrema velocità. Come un incendio, dunque, va controllata e ‘spenta’ il prima possibile. “Per una terapia efficace la diagnosi precoce è fondamentale – raccomanda l’ esperto – La battaglia si gioca nei primissimi mesi, se non nelle prime settimane dall’ esordio dei sintomi“: campanelli d’ allarme che vanno riconosciuti dal medico di famiglia e riportati al più presto al reumatologo.

I SINTOMI
Gonfiore alle articolazioni, soprattutto delle mani; rigidità mattutina persistente per più di mezz’ ora, fino 1-2 ore dopo il risveglio; sindrome del tunnel carpale a entrambe le mani contemporaneamente. Sono questi, elenca Montecucco, alcuni segni ‘spia’ dell’artrite reumatoide. Una malattia che, secondo le stime, colpisce 12-14 mila italiani all’ anno, “le donne tre volte più degli uomini e con un picco tra i 40 e i 60 anni. Ma possono essere colpite persone di ogni età, dai tre anni ai 100“, mette in guardia l’ esperto.

Per oltre 50 anni – evidenzia Ferraccioli – l’ artrite reumatoide è stata curata con farmaci antinfiammatori aspecifici“. Si sparava nel mucchio, colpendo bersagli a caso fra le molecole chiave della cascata infiammatoria. “Poi, tra gli anni ’80 e ’90, è arrivato il metotrexate che si è imposto come ‘farmaco ancora’. Ancora oggi, se utilizzato entro i primi 6 mesi dalla comparsa dei sintomi, porta in remissione clinica il 30% dei pazienti“.

IL RIMEDIO PER LA DIAGNOSI TARDIVA
Ma per aiutare la quota restante, e chi arriva più tardi alla diagnosi, “la grande rottura si è avuta nell’ ultimo decennio con l’ avvento dei farmaci biotech mirati contro molecole infiammatorie ben precise“. Effetto praticamente immediato ed eventi avversi contenuti: “Già dopo 4 settimane il paziente cambia vita“, testimonia il reumatologo. “Riesce a tornare alle normali abitudini sia in famiglia sia sul lavoro“, e ne guadagna anche l’ aderenza alla terapia che, conclude Ferraccioli, “non va sospesa ai primi miglioramenti, ma continuata nel tempo secondo le indicazioni dello specialista“.

Commenti (1)

  1. per avere i farmaci biologici dove devo rivolgermi metotrexane+tocilizumab

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