Nessun timore sulla sicurezza del vaccino allo studio contro la nuova influenza. “Quando sarà autorizzato in Italia, avrà subito tutti i controlli necessari”, assicura all’ “Adnkronos Salute” Fabrizio Oleari, direttore generale prevenzione e sanità del ministero del Welfare, fugando le preoccupazioni di alcuni specialisti sulla sicurezza del vaccino in arrivo, visti anche i tempi rapidi di produzione. Secondo Oleari, non si è accelerato troppo il percorso a discapito dei controlli. “I tempi sono gli stessi più o meno in tutto il mondo e si è partiti tutti insieme – sottolinea -. I test sono comunque in corso e, in base ai piani di produzione, possiamo dire che le dosi di vaccino dovrebbero essere a disposizione del ministero per la fine di ottobre”.
UN PIANO DI FARMACOVIGILANZA
Naturalmente il prodotto continuerà a essere monitorato anche in seguito. “Sarà attivato un attento piano di farmacovigilanza” garantisce l’ esperto. Inoltre è importante che la campagna di vaccinazione contro l’ H1N1 non si sovrapponga a quella contro l’ influenza stagionale.
48 MILIONI DI VACCINI
“Per questo motivo – spiega Oleari – la diffusione dell’ annuale circolare relativa a questa ultima è stata anticipata”. In base ai piani di produzione in corso, “entro la fine di ottobre la fase di sviluppo del vaccino contro la nuova influenza A dovrebbe essere conclusa. Dunque il ministero del Welfare dovrebbe avere a disposizione 48 milioni di dosi di vaccino pandemico, 24 milioni da un fornitore e altrettante da un altro”.
AL VIA LA CAMPGNA VACCINI A META’ NOVEMBRE
Questo significa che “entro la prima metà di novembre – prosegue – dovrebbe iniziare la prima fase della campagna di vaccinazione contro l’influenza A/H1N1, rivolta a 8 milioni di persone, tra cui i lavoratori dei servizi essenziali. Il piano logistico è pronto, e prevediamo di somministrare 2 dosi di vaccino a paziente”.
Nell’ incontro dell’ unità di crisi sulla nuova influenza a Roma, aggiunge Oleari, “si punta a chiudere il cerchio a livello regionale”, ma il piano è disegnato e l’ Italia è pronta. E se dalla Spagna hanno rivisto il programma relativo alla vaccinazione, estendendo la campagna al 60% della popolazione (contro il 40% iniziale), “noi per ora procediamo con il 40%, come annunciato”, conclude Oleari.
LA DIFFUSIONE DEL VIRUS
E continua a preoccupare il diffondersi del virus.
Secondo il bollettino del Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) sono 285 i nuovi casi nel vecchio continente. In totale, sono 46.301 i contagi e 105 i morti, dopo il primo decesso in Svezia. Nel resto del mondo le vittime dell’ influenza A sono arrivate a quota 2.944.