Saltare la colazione – ne abbiamo parlato molte altre volte – insidia la linea e il rendimento scolastico dei piccoli italiani. “La distribuzione appropriata degli alimenti dopo il risveglio garantisce un apporto energetico distribuito in tutta la giornata, per cui tra bambini e adolescenti abituati a fare la prima colazione la percentuale di obesità o sovrappeso è inferiore rispetto a coloro che non la consumano. Inoltre l’apporto energetico mattutino facilita apprendimento e concentrazione, per cui migliora anche il rendimento scolastico“. Lo ha detto Sergio Bernasconi, direttore della clinica pediatria e dipartimento materno-infantile dell’Università di Parma organizzatore delle ‘Giornate pediatriche “A. Laurinsich”‘, che si sono appena svolte a Parma.
UNO STUDIO SULLA PRIMA COLAZIONE
Nel corso dell’ incontro è stato presentato il ‘documento di consenso sul ruolo della prima colazione’. Un gruppo di nove società scientifiche, coordinate dalla Nutrition Foundation of Italy, ha elaborato un documento condiviso sui requisiti che deve avere il primo pasto della giornata. “Durante i lavori del convegno – ha spiegato all’ ADNKRONOS SALUTE il pediatra milanese Italo Farnetani, che ha moderato l’ incontro – c’ è stata una sessione in cui alcuni esperti, pediatri e nutrizionisti, insieme al pubblico, hanno discusso le caratteristiche della prima colazione doc“. In base ai dati emersi, Farnetani ha elaborato un decalogo per i genitori, che riassume le caratteristiche irrinunciabili di questo pasto, che deve essere goloso, bilanciato e mai monotono.
IL DECALOGO PER GENITORI
1- Mai saltare la prima colazione: deve fornire il 20% delle calorie totali da assumere durante la giornata. Si può scendere al 15% se il bambino o l’ adolescente fa lo spuntino a metà mattinata, che deve garantire un apporto del 5%.
2- Meglio in famiglia: così all’ apporto nutrizionale si unisce la componente affettiva ed è un’occasione di dialogo tra genitori e figli. Sconsigliato invece farla di corsa al bar.
3- La mamma non si deve colpevolizzare se i figli saltano la colazione o la fanno in modo insufficiente: lei deve prepararla con cura e offrirla.
4- La prima colazione non deve essere monotona. “Pertanto è importante offrire una varietà di cibi e cambiarli anche tutti i giorni come avviene per gli altri pasti“, suggerisce Farnetani.
5- Sì ai prodotti confezionati: oggi l’ industria è in grado di offrire alimenti nutrizionalmente corretti che i genitori possono usare con tranquillità, con l’ opportunità per variare i menù e poter consumare la colazione in casa.
6- Ottimo il modello mediterraneo, cioè la colazione tipica italiana, perché prevede una scarsa presenza di prodotti salati (che favoriscono le malattie del cuore, dei vasi e della circolazione sanguigna e l’ipertensione).
7- Servono tre ‘pilastri’ per una appropriata prima colazione: latte e derivati, cereali e frutta. Queste tre componenti devono essere presenti sul tavolo al mattino, per garantire un sufficiente apporto di principi nutritivi e dare sazietà.
8- Sì a latte e latticini, ma il primo deve essere intero o parzialmente scremato. Evitare latte o yogurt magri perché non garantiscono un equilibrato apporto di grassi indispensabili per la prima colazione. Si può aggiungere anche il cacao, infatti i prodotti contenenti cioccolato aumentano la piacevolezza della colazione e i grassi hanno un limitato impatto metabolico per l’organismo.
9- Via libera ai cereali golosi: si possono scegliere pane, biscotti, fette biscottate, cereali pronti per la prima colazione, prodotti da forno, associati anche a prodotti spalmabili, come creme o marmellate.
10- Infine la frutta: è importante per fornire zuccheri e fibre.