L’ andamento della malattia è secondo le attese. Continua la campagna di vaccinazione, in arrivo altre 170.000 dosi.
La situazione riguardo all’ influenza A/H1N1 è “sotto controllo” e oggetto di continua verifica e monitoraggio. L’ andamento della malattia è “quello che ci aspettavamo anche rispetto agli studi e ai dati di altri Paesi”, in particolare Messico e Canton Ticino che, insieme all’ Oms, sono le tre realtà con cui la Lombardia è in costante contatto.
L’ assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, affiancato da Luigi Macchi (direttore generale vicario dell’assessorato alla Sanità) e Anna Pavan (dirigente prevenzione dell’ assessorato), ha fatto oggi il punto sull’ evoluzione dell’ influenza A/H1N1 e sulle misure messe in atto dalla Regione per affrontarla.
Bresciani ha ribadito che si tratta di una “patologia molto meno lesiva della normale influenza stagionale” con un indice di mortalità di 0,3 per 1.000 casi, mentre quello della “normale” influenza è di 1 su 1.000 casi.
“Rinnovo l’ appello – ha aggiunto l’ assessore – a curarsi a casa consultando il proprio medico di famiglia che è perfettamente in grado di gestire questa patologia. Non bisogna portare il virus in ospedale, affollando le strutture di pronto soccorso, per evitare il rischio che pazienti ricoverati già instabili si possano infettare. C’ è in questa situazione una corresponsabilità dei cittadini che va sottolineata”.
La situazione dell’ influenza A
Grazie alle rilevazioni dei cosiddetti “medici sentinella” – il cui numero è stato potenziato e che oggi sono 150 in Lombardia – incaricati di segnalare tutti i casi, si stima che nella settimana dal 19 al 25 ottobre si siano verificati 6 casi di cosiddette sindromi simil-influenzali (non solo A/H1N1 quindi anche se è il virus più presente) ogni 1.000 abitanti.
In tutto il mese di ottobre circa 200.000 lombardi hanno avuto febbre, tosse, raffreddore, dolori muscolari e stanchezza, ovvero i normali sintomi dell’influenza. Si tratta di un numero in linea con quanto osservato nelle stagioni invernali precedenti, di gran lunga inferiore, tra l’ altro, ai picchi rilevati ad esempio nel 2000 e nel 2005.
Attraverso i dati raccolti in alcune scuole – campione, si è notato inoltre che l’ influenza A colpisce maggiormente i bambini piccoli (dai 3 ai 5 anni) che si assentano di più rispetto al 2008, mentre ad esempio per gli adolescenti (dai 16 ai 19 anni) si è registrato un calo delle assenze.
Impatto su servizi sanitari dell’ influenza A
Per valutare eventuali provvedimenti da assumere vanno verificati diversi indicatori, tra cui ad esempio, il numero di interventi effettuati dall’ Azienda Regionale Emergenza Urgenza, la cui attività nei mesi di settembre e ottobre si è intensificata. Per quanto riguarda gli accessi al Pronto Soccorso, nelle ultime settimane all’ Ospedale di Niguarda (struttura campione che partecipa all’ attività di sorveglianza), circa il 20% dei pazienti sono andati al Pronto Soccorso appunto lamentando i sintomi dell’ influenza. Di questi, circa il 12-13% sono stati ricoverati per polmoniti o influenza. In altri termini, su 100 persone che sono andate al Pronto Soccorso, 20 avevano l’influenza e, di queste 20, 2 o 3 sono state ricoverate. Si tratta di un numero piuttosto basso anche perché va tenuto presente che, secondo i dati raccolti negli ultimi anni, nei periodi invernali ogni giorno negli ospedali lombardi vengono ricoverati 200 pazienti per polmoniti o influenza su un totale di circa 8.000 ricoveri complessivi al giorno.
Vaccinazioni influenza A
Dal 12 ottobre scorso è stata avviata la campagna di vaccinazione. In Lombardia sono già arrivate oltre 220.000 dosi (71.500 con il primo lotto e 155.560 con il secondo lotto) mentre in questi giorni ne arriveranno altre 177.700. La campagna è iniziata dagli operatori della sanità. Si tratta di circa 300.000 persone tra medici, infermieri, personale delle RSA e addetti a tutti i servizi di supporto alle strutture sanitarie. Di questi ad oggi ne risultano vaccinati 8.300, numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane.
Dalla scorsa settimana è stata anche avviata la seconda fase delle vaccinazioni per l’ influenza A, rivolte a donne gravide al secondo e terzo trimestre e ai bambini piccoli nati pre-termine. Hanno già ricevuto la vaccinazione 84 donne e 1.590 bambini. Successivamente il trattamento sarà offerto alle persona dai 6 mesi ai 17 anni a rischio, cioè affetti da patologie croniche (circa 31.730) e ai circa 700.000 adulti sotto i 65 anni con patologie a rischio.
Per ricevere le informazioni sulle vaccinazioni per l’ influenza A tutte le Asl hanno a disposizione un numero di telefono da contattare.
L’ elenco completo è disponibile sul sito
www.sanita.regione.lombardia.it.