Avere muscoli tonici: è questo che serve per contrastare la cellulite. Quando la sedentarietà, le posizioni scorrette o innaturali, lo stress le ansie e le preoccupazioni provocano anomali accorciamenti e irrigidimenti muscolari, non solo viene sbilanciato l’ intero assetto corporeo, ma compaiono anche gonfiori, accumuli adiposi e ristagni di liquidi nei tessuti. In particolare, l’ eccessiva tensione dei muscoli nella zona del bacino, delle anche e delle cosce agisce come un elastico stretto ed ostacola la circolazione sanguigna linfatica, creando le condizioni per la comparsa della cellulite.
Gli esercizi di bioginnstiaca per eliminare la cellulite vanno ripetuti ogni giorno per almeno 20 minuti. Sono facili, efficaci contro la ritenione idrica e buccia d’ arancia e sono adatti anche alle principianti.
Ginnastica fai da te: esercizio 1 di bioginnastica per eliminare la cellulite
Sistemare una palla di gommapiuma del diametro di12 cm sotto al coccige e allungare la parte bassa della schiena. Valutare l’ appoggio della schiena. Eseguendo una respirazione addominale (il ventre si gonfia inspirando e si sgonfia espirando), cercare di far aderire sempre di più la zona lombare al pavimento. Continuare per 5-6 atti respiratori completi.
Ginnastica fai da te: esercizio 2 di bioginnastica per eliminare la cellulite
Supine, gambe piegate, piedi in appoggio a terra. Prestare attenzione all’ ampiezza della respirazione e al modo in cui si appoggia la schiena al suolo, individuando eventuali asimmetrie. Capire se la muscolatura del bacino e delle cosce è rilassata o contratta. Infine, estendendo e flettendo ciascuna gamba verso l’ alto, provare a sentire se sono presenti tensioni localizzate.
Ginnastica fai da te: esercizio 3 di bioginnastica per eliminare la cellulite
Sistemare la palla sotto la parte alta del gluteo destro e flettere al petto la gamba destra, tenendola il più possibile rilassata. Appoggiare la mano destra sul ginocchio e fargli descrivere dei cerchi, prima in un senso (per almeno un minuto), poi nell’ altro. Il lavoro sblocca la muscolatura dell’ anca.