La brutta abitudine di mangiarsi le unghie è frequente in molte persone. Di solito quando sorprendiamo qualcuno a farlo, lo rimproveriamo, pensando a quanto sia antiestetico. Tuttavia l’ onicofagia (così si chiama l’ abitudine compulsiva a mangiarsi le unghie) può causare problemi, più seri di quello che sembrano. Con il passare del tempo mangiarsi le unghie può provocare l’ infiammazione ed il sollevamento dei bordi laterali, formazioni verrucose ed infezioni batteriche.
Mangiarsi le unghie può addirittura interferire con la crescita corretta dei denti e generare mal posizionamenti dentali, può provocare emorragie sotto le unghie e perdita di strati di unghia, cosa che in casi estremi può portare alla sua perdita totale. Per non parlare del fatto che ingerendole, è possibile che la laringe venga danneggiata e potrebbero insorgere reazioni infiammatorie.
L’ Onicofagia è un’ abitudine che di solito compare nell’ infanzia, alcuni studi affermano che può avere origine nel ventre materno, se la madre è stata sottoposta a situazioni di tensione. Si tratta comunque di un problema di origine psicologia. L’ Onicofagia viene associata a persone che soffrono di stress, ansia, insonnia un eccesso di nervosismo o timidezza, depressione o scarsa autostima; che hanno sofferto per la perdita di una persona cara o che hanno disordini alimentari.
Una brutta abitudine che, oltre a pregiudicare l’ estetica delle mani, bocca e enti, può arrivare a causare sentimenti di colpa e di vergogna. E’ importanti che i genitori sappiamo che l’ onicofagia, l’ abitudine a mangiarsi le unghie, è un problema che non deve essere risolto con punizioni fisiche, ma con una terapia psicologica adeguata.