Senza arrivare alle posizioni estreme dei crudisti, coloro che consuma esclusivamente cibi cotti, è buona norma fare almeno un pasto al giorno (durante l’ estate anche due) a base di cibi crudi.
Fra l’ altro, evitando la cottura, i cibi risultano anche più saporiti e profumati e, in questo modo, non si esagera con l’ aggiunta di olio, sale o salse.
Due o tre volta la settimana, gusta 100-150 g di salmone o tonno in carpaccio con un’ insalata e un cucchiaio di semi di lino (anti stipsi). Puoi anche marinarlo per un’ ora, prima di servirlo, in un mix di olio di oliva e succo di lime (antiossidante) Fai scorta di Omega 3 e di proteine che migliorano la circolazione e tonificato i tessuti.
Il pesce: sushi o marinato è rassodante
Mangiare pesce crudo (sushi o carpaccio) o marinato non è certo un’ invenzione dei giapponesi: le alici crude condite con olio e limone sono un classico della cucina mediterranea, e alcuni tipi di frutti di mare vengono consumati come vengono pescati. Se si ama il pesce crudo, tuttavia, occorre essere certi che sia freschissimo: quello non fresco, infatti, può essere contaminato da diversi tipi di microrganismi, i quali sono in grado di provocare infezioni, tossinfezioni e problemi gastrointestinali, nausea e crampi.
Quando decidi di ordinare pesce crudo al ristorante, assicurato che il pesce sia stato lasciato nel congelatore per 24 ore a una temperatura di 18 gradi, questo processo è fondamentale per l’ uccisione degli eventuali parassiti. Un’ altra cosa di cui dovete essere certi è che il pesce sia stato eviscerato subito dopo la pesca, e quindi congelato. Se compri pesce fresco con l’ intenzione di consumarlo crudo, assicurati che sia stato pulito subito dopo la pesca e lascialo almeno un giorno nel freezer di casa prima di procedere alla preparazione dei tuoi piatti. La congelazione a basse temperature uccide i parassiti che possono contaminare i pesci da mangiare crudi.