Occhi rossi, gonfi e raffreddore, i primi sintomi delle allergie d’ autunno. Sono sempre di più le persone allergiche all’ ambrosia, una pianta che fiorisce in questo periodo e i cui pollini colpiscono in modo particolare coloro che vivono in Lombardia. Un problema che si fa sempre più considerevole per la sua grande diffusione. La pianta, infatti, cresce soprattutto lungo i bordi di strade e autostrade e i suoi semi sono in grado di agganciarsi ai pneumatici delle automobili e quindi di essere trasportati lontano.
A facilitare la diffusione del polline nell’ aria è la differenza di temperatura tra ore notturne (7-10 gradi centigradi) e diurne (20-22), tipica delle stagioni intermedie.A facilitare la diffusione del polline nell’ aria è la differenza di temperatura tra ore notturne (7-10 gradi centigradi) e diurne (20-22), tipica delle stagioni intermedie.
All’ allergia autunnale non si può sottrarre nessuno, possono esserne colpiti uomini o donne, bambini o adulti, talvolta risultano allergici all’ ambrosia anche pazienti ultrasessantenni. I sintomi sono quelli tipici dell’ allergia al polline, dal naso chiuso al naso che cola agli occhi che bruciano, fino al raffreddore. In casi più gravi può portare anche l’ asma bronchiale caratterizzata da tosse secca, affanno, mancanza di respiro e senso di costrizione toracica.
Le crisi di asma si scatenano soprattutto all’ aperto, sotto sforzo, per esempio quando si pratica attività sportiva, o in altre condizioni quali il soggiorno in ambienti saturi di fumo, dopo una risata o in seguito a una conversazione animata.
Come prevenire le allergie d’ autunno
– dormire con le finestre chiuse perché l’ allergia può colpire anche di notte
– in auto, viaggiare con i finestrini chiusi
– quando si esce, proteggersi con occhiali da sole (la luce peggiora la sintomatologia) e indossare un casco con visiera se si viaggia in motorino
– limitare le attività fisiche all’ aperto: preferire sport in piscina o in palestra
– per i week end, preferire una località di mare dove i pollini non ci sono
Come prevenire le allergie d’ autunno
La terapia farmacologica ha lo scopo di prevenire o ridurre i sintomi. La cura va effettuata regolarmente nella stagione della fioritura, subito dopo il primo manifestarsi dei sintomi e va proseguita in modo sistematico, seguendo le indicazioni dello specialista. I farmaci più utilizzati sono i cromoni (sottoforma di spray nasale, bronchiale e collirio), il cortisone e i broncodilatatori (spray da vaporizzare in bocca, che agiscono in fredda e danno sollievo immediato nelle crisi asmatiche)
Ci sono poi anche gli antistaminici, farmaci che bloccano l’ attività dell’ istamina, la sostanza responsabile delle manifestazioni allergiche. Vanno assunti al momento della necessità, o come prevenzione, per esempio una o due ore prima di un’ attività all’ aperto. Gli antistaminici di ultima generazione, inoltre, hanno notevolmente ridotto pesanti effetti collaterali, quali la sonnolenza.
La cura per via sottocutanea (iniezioni) o per via orale (gocce o compresse). La cura per via sottocutanea è più efficace e va effettuata in regime ospedaliere, mentre quella orale può essere gestita a domicilio dal paziente.