Il riso integrale è facile da cucinare, mediti e puristi lo consigliano bollito con u pizzico di sale e piace praticamente a tutti. Adesso, poi, pare che possa anche essere utile per prevenire il diabete. Secondo uno studio effettuato dai ricercatori dell’ Harvard Medical School (157.463 donne e 39.765 uomini) chi mangia riso integrale ha il 36 percento delle probabilità in meno di sviluppare forme di diabete.
I dietologi consigliano, infatti, di preferire il riso integrale a quello bianco e raffinato. Si possono mangiare 70 grammi un paio di volte la settimana, in quanto ricco di fibre che rallentano l’ assorbimento del glucosio, limitando la secrezione dell’ insulina da parte del pancreas. Il riso raffinato, invece, è un alimento sano che chi non ha problemi può concedersi anche tre-quattro volte alla settimana, a patto però di non esagerare con i condimenti aggiunti.
Il riso, infatti, condimenti a parte, è il cereale più digeribile di tutti. Infatti, è composto da glucidi, cioè da carboidrati, in frazioni molto piccole. L’ apparato digerente non fa quindi fatica a scindere gli zuccheri e ad assimilarli. Inoltre, gli amidi, altri carboidrati che costituiscono il riso, sono costituiti per la maggior parte da amilopectina, una molecola semplice e quindi più digeribile.
Mangiando così com’ è, cioè in bianco, vanta proprietà curative per i disturbi digestivi e gastrointestinali. Infatti, una volta consumato, favorisce a livello intestinale la formazione di batteri buoni, in grado di contrastare l’ attacco di agenti nocivi, responsabili di diarrea e gastroenterite. Ecco perché, quando si hanno disturbi digestivi, dopo uno o due giorni di dieta liquida, il primo alimento solido che si introduce è proprio il riso.
Il riso, come tutti quelli di origine vegetale, contiene proteine, sostanze indispensabili per la formazione e il benessere di pelle, muscoli, unghie: ebbene le proteine del riso sono quelle a più alto valore biologico, perché sono le più complete di amminoacidi essenziali, i minuscoli mattoni necessari per il benessere che il corpo non è in grado di produrre.
Per questo motivo , il riso è il cereale più indicato per chi segue diete vegetariane. In particolare, abbinato a legumi come piselli, ceci, lenticchie, dà origine a piatti nutrizionalmente completi. Il riso fa bene anche a chi soffre di ipertensione, grazie agli acidi grassi essenziali di cui è ricco, che svolgono un ruolo protettivo sui vasi sanguigni e rendono il sangue più fluido, prevenendo nel temo i disturbi cardiovascolari. Questo effetto protettivo sul cuore deriva anche dalla proprietà del riso di prevenire l’ ipertensione.