Consumando cibi ad alto indice glicemico la trasformazione dello zucchero in grassi tende ad aumentare (sovrappeso); lo stress ossidativo cresce (invecchiamento precoce, rischio oncologico); dopo 2-4 ore la glicemia scende e torna la fame (e ciò può anche provocare stati d’ ansia); nel tempo si crea un sovraccarico di lavoro per il pancreas che causa insulinoresistenza e, successivamente, la comparsa del diabete; il rischio di carie dentaria è maggiore.
La dieta che contrasta glicemia e adipe
Prima di tutto occorre evitare gli alimenti ad alto IG e preferire quelli a basso IG (pane, pasta, riso, integrale ecc). Ci sono poi alcuni cibi che, abbinati a quello a basso IG, contribuiscono a mantenere la glicemia a livelli regolari e a ripulire il sangue da zuccheri e/o grassi in eccesso. Ecco dieci tra i più comuni ed efficaci. Utilizzali come indicato per un mese, tutti i giorni e abbinali ai cereali integrali (pane, pasta, riso, orzo, ecc.), potrai creare pasti sani, completi, sazianti e vedrai che perdere peso e mantenere regolari i livelli di glicemia nel sangue sarà più facile.
Salmone: apporta Omega 3 che contribuiscono alla prevenzione di diabete e malattie cardiocircolatorie.
Per i secondi piatti: 150-200 g di salmone 2-3 volte a settimana, da cuocere al vapore, al forno o in padella. Accompagnare con verdure.
Yogurt: i fermenti che contiene producono acido acetico e propionico che arrivano al fegato, dove regolano la produzione di glucosio e colesterolo.
Come spuntino, colazione o salsa: 150-300 g di yogurt naturale al giorno, anche per condire macedonia e insalate.
Legumi: prevengono i picchi glicemici, il diabete, la fame nervosa, i trigliceridi e il colesterolo.
Per primi o secondi piatti: 4 cucchiai di legumi (secchi) 3-5 volte a settimana in zuppe, minestre, risotti, in insalata o in umido.
Carni bianche: apportano proteine che contribuisco a controllare i livelli di glicemia e sono povere di grassi.
Per primi o secondi piatti: 150 g di carni bianche 2-3 volte a settimana, grigliate, al forno o in padella (non impanate.)
Olio di oliva: è ricco di composti fenolici che riducono l’ attività infiammatoria di geni coinvolti nello sviluppo del diabete mellito di tipo 2 e di diverse patologie cardiovascolari o metaboliche.
Come condimento: 1-2 cucchiai al giorno, meglio se a crudo.
Curcuma: numerosi studi hanno dimostrato che il suo principio attivo, la curcumina, può contribuire a mantenere sotto controllo il diabete mellito di tipo 2.
Per insaporire tutti i piatti: 2-3 prese al giorno, sui cibi già cotti o a fine cottura.
Tè: sia verde che nero, il tè contribuisce alla riduzione dei livelli di zucchero, colesterolo e trigliceridi nel sangue. Favorisce inoltre la riduzione del peso corporeo.
Da bere anche pasteggiando: 4-5 tazze al giorno, lontano o durante i pasti.
Cannella: contribuisce a prevenire il diabete di tipo 2 nei soggetti a rischio (persone in sovrappeso, anziani). Rende l’ insulina più efficiente.
Da spolverizzare su frutta o tisane: ne basta un grammo al giorno (dose da non superare) da unire a crudo sui cibi.
Zucca: alcuni studi hanno dimostrato che è in grado di riparare le cellule del pancreas danneggiate dal diabete.
Per primi piatti o contorni: 250 g di zucca 3-4 volte a settimana in zuppe, minestre o risotti, oppure al forno, come contorno.
Arancia: la fibra contenuta nel callo bianco sotto la buccia regola l’ assorbimento di zuccheri, grassi e proteine prevenendo stipsi, diabete e arteriosclerosi.
Come spuntino o in insalata: 1 al giorno, si acquista bio e se ne consuma anche la buccia.