(Immagine di Rightee, di Andy Wright)
Dove rifugiarsi nelle gelide giornate invernali? Che domanda: in un hammam o alle terme.
In Italia, nelle grandi città, negli ultimi anni sono apparsi molti hammam, con le loro maioliche, i loro dolcetti nordafricani, il tè alla menta e il calore delle saune.
L’hammam è un’istituzione per i popoli islamici: rappresenta il complesso termale in cui i musulmani effettuano il loro rituale di purità spirituale.
In Marocco, ad esempio, ci sono hammam ad ogni angolo e l’affluenza femminile e maschile è scandita in orari precisi.
Gli hammam non offrono solo momenti di calma, ma anche possibilità di incontri, soprattutto per affari vantaggiosi.
Il percorso di ogni hammam è abbastanza standard ed è ricavato dalla tradizione delle terme romane. Si entra in un caldarium, una stanza molto calda dove inizia, grazie alla sauna e ai vapori, il percorso di decongestione dalla vita cittadina, accompagnati dallo scroscio di numerose fontane e da un rinvigorente massaggio scrub. Si prosegue in un tepidarium, una stanza meno calda, tiepida, intermedia, dove ci si lava e ci si rilassa, Si giunge infine nel frigidarium, al freddo, dove, sorseggiando tè, rivestirsi e se si vuole, schiacciare un pisolino.
Gli hammam presenti in Italia hanno perso purtroppo la loro valenza sociale radicata nella cultura musulmana, forse anche perché ancora pochi e aperti da poco tempo. Li percepiamo di più come luoghi di benessere per eccellenza, dove ritrovare la calma perduta e staccarsi dalla frenesia della città.
Ma dove sono gli hammam migliori?
Sicuramente a Milano, dove, dopo esservi persi per qualche giro in una Milano di altri tempi o alla ricerca della sua anima bio potete rifugiarvi alle Terme di Milano o all’Hamman della Rosa.
Ma anche Torino non disdegna questa tradizione e allora perché non perdervi in un Tour della Torino del Design e approdare all’Hafa Hammam?