Più del 50% delle donne soffre di insufficienza venosa o addirittura di varici, che nell’85 per cento dei casi vede una predisposizione familiare. Molto incide per l’insufficienza venosa il sovrappeso e le gravidanze: si pnesi, infatti, che lamenta problemi il 45% di chi è in sovrappeso contro il 30% di chi ha un peso normale; il 35% di chi ha figli contro il 15% di chi non ne ha. Tuttavia ancora troppo donne sottovalutano il problema.
La maggior parte delle donne ritengono le manifestazioni della malattia come antiestetici e le stesse vene varicose vengono considerate come inestetismi che compaiono con l’avanzare dell’età contro cui non si può intervenire. Al contrario: una diagnosi precoce, trattamenti mirati, attività fisica e una corretta alimentazione possono restituire benessere alle gambe, evitare il cronicizzarsi della malattia e il suo evolversi verso complicazioni, talvolta pericolose, come la tromboflebite, le trombosi venose profonde e l’embolia polmonare.
La carta d’identità dell’insufficienza venosa
Nome: insufficienza venosa
Sesso: femminile, colpisce il 55% delle donne e il 30% degli uomini nei paesi industrializzati
Età: 60 anni, dopo questa età interessa il 60% delle donne contro il 35% degli uomini
Fattori a rischio: familiarità, sovrappeso, gravidanza
Periodo peggiore: estate, la circolazione rallenta a causa del caldo e i sintomi si inaspriscono
Complicanze: vene varicose, ulcere, flebite (infiammazione delle vene delle gambe)
Stili di vita corretti: alimentazione ricca di acqua (acqua minerale, verdure rude e 2-3 frutti al giorno) e poco sodio, attività fisica regolare e costante, massaggi.
Specialista indicato: flebologo, il medico che verifica il benessere delle gambe indagando le malattie delle vene.
Segni particolari: gambe pesanti, gonfie e formicolii, crampi notturni.
Il consiglio: la diagnosi precoce attraverso una visita dal flebologo in presenza di fattori di rischio (età, familiarità, sovrappeso e gravidanza) e sintomi (gambe pesanti, gonfie, formicolii)
L’alimentazione per la salute delle gambe
– Bere almeno un bicchiere di minerale ogni ora. L’acqua deve essere ricca di minerali, quindi, deve avere un residuo fisso maggiore di 500 mg/litro e un pH superiore a 6.
– Ridurre l’apporto di sodio e alimenti ricchi di sodio.
– Consumare molta verdura cruda, che contiene acqua, e meno quella cotta, che altera l’equilibrio intestinale peggiorandone la regolarità al contrario di quanto si crede.
– Consumare 2-3 porzioni di frutta al giorno, non di più per non esagerare con i carboidrati.
– Preferire cibi ricchi di vitamina C (broccoli, cavoli a foglia, peperoni, arance, kiwi, pompelmo), che mantiene elastici vene e capillari
– Bioflavonoidi (frutti di bosco e di sottobosco) che aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità
– Potassio (albicocche, ananas, banane, ribes, ciliegie, prezzemolo, spinaci, broccoli, carote) per eliminare i liquidi in eccesso
– Pesce (sogliola, polpo, calamari, merluzzo)
– Carne (sia rossa che bianca)
– Riso e pasta, meglio se integrali
– Alimenti che contengono la rutina, che mantiene le vene elastiche, come agrumi e grano saraceno
– Formaggi freschi, yogurt e latte magro
– Olio extravergine crudo