Le noci sono davvero un toccasana per il cuore. È vero che sono ricche di grassi, ma la maggior parte di questi è di ottima qualità: si tratta, infatti, di grassi nono insaturi e polinsaturi, i cosiddetti Omega 3, quelli buoni. Sono loro che aiutano a prevenire le malattie cardiache, in particolare l’aterosclerosi. Da un lato, infatti, abbassano il colesterolo LDL o “cattivo”, responsabile di trasportare i grassi nel sangue e depositarlo nei vasi sanguigni, e dall’altro innalzano quello HDL o “buono”, fondamentale per pulire le arterie.
Benefiche per il cuore sono anche altre sostanze contenute in grandi quantità nelle noci. L’acido folico, mantiene bassa la concentrazione di omocisteina, un aminoacido presente nel sangue che, se elevato, diventa un fattore di rischio cardiovascolare. I fitosteroni e i fitoestrogeni, invece, sono importanti perché prevengono l’infiammazione delle arterie, che è un sintomo precoce di malattia cardiaca. Il magnesio aiuta a controllare i valori della pressione sanguigna e l’arginina è un aminoacido essenziale per produrre ossido nitrico, che a sua volta aiuta lo scorrimento del sangue arterioso e venoso.
Le noci sono anche un concentrato di vitamine e di sali minerali. Per esempio contengono tantissima vitamina E, che è un potente antiossidante, ovvero neutralizza i temibili radicali liberi, impedendo loro di attaccare le cellule e ritardando così l’invecchiamento in generale. Inoltre, è stato dimostrato che chi consuma noci frequentemente si ammala meno di diabete di tipo 2. Anche se sono necessarie altre ricerche per confermare i risultati, dallo studio prospettico europeo su nutrizione e cancro (progetto Epic) è emerso che e donne che mangiano regolarmente le noci hanno il 30% in meno delle possibilità di andare incontro a un tumore del colon retto.
Via libera anche a nocciole, mandorle e pistacchi, perché dal punto di vista nutrizionale sono molto simili alle noci. Anche le arachidi, che in realtà sono legumi, sono ottime, a patto naturalmente di non esagerare con le quantità. Non bisogna dimenticare, infatti, che tutta la frutta secca ha un elevato contenuto energetico: basti pensare che l’80% delle calorie delle noci deriva dai grassi! Perciò l’ideale è consumarle lontano dai pasti, magari per uno spuntino di meta mattina o a merenda nel pomeriggio.
Uniche controindicazioni al consumo di noci e della frutta secca in generale sono le intolleranze o, peggio, le allergie. Sa va da sintomi lievi come prurito, arrossamento cutaneo a reazioni più serie e fino allo shock anafilattico. In questi casi bisogna evitare anche tutti i cibi che hanno tracce del frutto, come torte, biscotti, merendine, cioccolato e tanti altri apparentemente insospettabili.
Poiché le noci sono tra i frutti più allergizzanti, sarebbe meglio non dare frutta secca ai bambini fino ai cinque-sei anni (al limite un piccolo assaggio ogni tanto, ma solo se in famiglia non ci sono altri casi). Dopo questa età, se non ci sono problemi, noci e nocciole sono concesse seppur con moderazione, ma più che altro perché si tratta di frutti molto calorici.