Il parto epidurale è una tecnica che determina un’analgesia parziale grazie alla quale la donna vive con serenità il travaglio. Nonostante sia sicura, in Italia vi ricorrono poche. Il parto è doloroso per tutte le donne, ma ognuno ha il suo modo sia di percepire il dolore che di sopportarlo. Ci sono donne che riescono a pensare con una certa serenità al parto e controllare la sofferenza del travaglio, altre che trovano così insopportabile il dolore da non riuscire a godere fino in fondo della nascita del loro piccolo.
È bene, in ogni caso, sapere che oggi esistono tecniche in grado di alleviare i dolori del parto e una delle più efficaci è il parto epidurale, che aiuta la futura mamma a sentire meno male durante le contrazioni, pur lasciando inalterata la capacità di avvertirle e quindi restare vigile e attiva nel travaglio.
Chi desidera affrontare il parto epidurale deve richiedere all’ospedale scelto per partorire; quindi eseguire una visita dall’anestesista. Poiché si tratta di un atto medico, l’analgesia epidurale viene effettuata dopo la prescrizione di uno specifico consenso informato, in cui sono indicati benefici ed eventuali effetti collaterali.
Sono ancora poche le donne che ricorrono al parto epidurale, nonostante si tratti di una tecnica valida e riconosciuta (al nord è più richiesta che al sud), a differenza di quanto avviene in molti paesi europei e negli stati Uniti.
L’epidurale è eseguita da un medico anestesista. La zona interessata è la colonna vertebrale, nella parte bassa della schiena. La colonna ha al suo interno un canale (detto vertebrale), nel quale è contenuto il midollo spinale, da cui hanno origine tutti i nervi, anche quelli che fanno percepire il dolore. Il midollo è protetto da tre membrane (le meningi) che lo avvolgono formando altrettanti strati. Attorno alla terza, che si chiama madre, si trova lo spazio epidurale (o peridurale), ed è qui che si inietta il farmaco analgesico che blocca gli stimoli dolorosi provenienti dalle parti del corpo coinvolte nel parto prima che entrino nel midollo, diventando perciò percepibili.
Il primo vantaggio del parto epidurale è alleviare il dolore delle contrazioni uterine, lasciando però inalterate tutte le altre sensibilità: la donna può muoversi e camminare, pur conservando lo stimolo a spingere così da avere un parto naturale.
Ma di vantaggi del parto epidurale ce ne sono altri:
– un maggior afflusso di sangue all’utero e alla placenta per fa sì che il piccolo, ricevendo più ossigeno, risenta meno dello stress del parto;
– un controllo efficace del dolore affinché la futura mamma partecipi attivamente a tutte le fasi del travaglio;
– un più rapido rilassamento del piano perineale per fa sì che si accorcino i tempi del parto;
– la possibilità di ricorrere al cesareo, qualora ve ne fosse la necessità, semplicemente aumentando la dose di analgesico direttamente attraverso il cateterino dell’epidurale o anche nel caso di episiotomia.