Gli italiani sono tra i maggiori consumatori di antibiotici d’Europa. Ne utilizziamo tanti, spesso in modo inappropriato. Per questo l’Agenzia italiana del farmaco (aifa) ha lanciato la campagna “Antibiotici, difendi la tua difesa. Usali con cautela”. Il boom delle vendite di antibiotici si registra da gennaio a marzo, quando l’influenza esplode e siamo alle prese con mal di gola, raffreddore e tosse. Si pensa che l’antibiotico metta al riparo da eventuali rischi. Ma non si sa che spessi, invece, è del tutto inefficace.
Il professor Guido Rasi, direttore generale dell’Aifa spiega che il 44% degli italiani assume almeno un antibiotico l’anno, 53 bambini su 100 e la metà degli anziani ne consuma addirittura più di sei. Per una spesa che nel 2009 ha toccato 1.038 milioni di euro. In molti casi gli antibiotici non hanno alcun effetto su alcuni tipi di disturbi. Con l’abuso degli antibiotici ci si espone al pericolo di reazioni avverse, ma soprattutto si favorisce lo sviluppo di germi resistenti ai farmaci, con il rischio in futuro di non riuscire più a curare infezioni anche banali.
Per evitare pericolose complicanze serve quindi cautela. Vietato innanzitutto l’autocura. Vietato usare gli antibiotici rinvenuti nell’armadietto dei medicinali, pensando che se sono stati utili in passato lo saranno ancora. Solo il medico può verificare se una malattia ha origine batterica o virale e stabilire quindi che tipo di farmaco prescrivere. Solo il medico può verificare se una malattia ha origine batterica o virale e stabilire quindi che tipo di farmaco prescrivere.
Altra regola base è rispettare la dose di antibiotici prescritta e la durata, sospendere i farmaci prima del previsto, perché sono scomparsi i sintomi, non solo rappresenta un errore grave per la riuscita della terapia, ma è una delle cause dell’antibiotico resistenza. In questo modo, infatti, vengono uccisi i batteri più deboli e selezionati quelli più forti, che continuano a prosperare.
Infine, è sbagliato prendere gli antibiotici durante l’influenza per evitare complicanze o per accelerare i tempi di guarigione. Anche in questo casa deve essere il medico a stabilire quando è necessario ricorrere all’uso di tali medicinali.