Due milioni di italiani risentono del cambio di stagione. Irrequietezza, nervosismo, aggressività e, soprattutto, ansia. Sono questi i doni che l’aumento delle ore di luce porta in particolare alle donne, che soffrono sei volte più degli uomini di quella che è stata definita la sindrome di primavera. Lo dimostra un’analisi del dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, che ricorda come i sintomi siano più forti in chi già soffre di disturbi dell’umore.
I sintomi del mal di primavera sono irritabilità, aggressività, ansia, un senso di generale stanchezza, più fatica a concentrarsi, disturbi che generalmente compaiono con il clima improvvisamente più tiepido e delle giornate più lunghe. A soffrirne maggiormente di mal di primavera sono le donne, che pare ne sia colpite sei volte più degli uomini. Dei cambiamenti di stagioni si risente sempre un po’, quelli maggiormente difficile da superare sono dall’autunno all’inverno e dall’inverno alla primavera.
I sintomi da stagione a stagione sono diversi, dall’autunno all’inverno si accusano stanchezza, sonnolenza, perdita di concentrazione e aumento del consumo di carboidrati. L’arrivo della primavera aggiunge l’irritabilità, l’aggressività e il fatto di essere più ansiosi e meno concentrati. Si tratta di disturbi affettivi che, in realtà, ci mostrano come siamo in collegamento con i ritmi della natura più di quanto non crediamo.
I soggetti più a rischio del mal di primavera, ma anche del cambio di stagione in generale, sono coloro che soffrono di disturbi dell’umore, il 40% di loro soffre in modo particolare proprio i passaggi stagionali. Il consiglio è di perfezionare il trattamento farmacologico, per chi fosse già in cura, basandosi sui sintomi. In generale, sarà sufficiente aumentare l’attività fisica che favorisce il processo di adattamento dell’organismo.