La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale e triticale; più precisamente, chi è affetto da celiachia è intollerante a una frazione di glutine: la gliadina. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 150-150 persone, quindi i celiaci potenzialmente sarebbero 400 mila, ma in Italia con una diagnosi certa ce ne sono solo 75 mila. Ogni anno vengono eseguite cinquemila nuove diagnosi e nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10 per cento.
La celiachia è una malattia autoimmune, nella quale cioè il sistema immunitario, attivato in misura anomala dal glutine, danneggia le mucose dell’intestino stesso.
L’intolleranza cronica al glutine è considerata tipica dell’età pediatrica ma può comparire in un periodo qualsiasi della vita, per esempio dopo un evento stressante come una gravidanza, un intervento chirurgico o un’infezione intestinale.
Ma parliamo dei bambini in particolare, per sapere se il proprio figlio sarà a rischio di celiachia conviene guardare il calendario. A mettere in evidenza un possibile legame tra la data di nascita e questa intolleranza al glutine del grano (e di altri cereali) è uno studio condotto al Massachussetts General Hospital for Children di Boston (Stati Uniti).
I ricercatori americani hanno verificato, su un gruppo di 382 giovani celiaci, che la malattia è più comune nei bimbi nati in primavera o in esate. Sembra infatti, che la sua comparsa si scatenata dalla concomitanza di fattori stagionali e ambientali, tra cui anche alcune infezioni virali nel primo anno di vita.
Visto che il glutine viene introdotto nella dieta del bebè intorno ai sei mesi, per i piccoli nati in primavera e in estate questo coincide con l’inizio della stagione fredda, ossia con il periodo in cui aumentano le infezioni virali, dal raffreddore al mal di gola.
Dallo studio è emerso che dei 317 bimbi sotto i 15 anni il 57 per cento era nato da marzo ad agosto. La ricerca richiede ulteriori conferme, ma potrebbe portare anche a una riprogrammazione del calendario dello svezzamento.
Cristiana 5 Dicembre 2011 il 20:17
Io sfato quanto dice questa ricerca in quanto sono celiaca e sono nata in Dicembre.