L’alcol è la prima causa di morte tra gli 11 e i 24 anni, ma questo non fa perdere fascino alla bottiglia. L’ultima pericolosa moda molto dilagante è il ricorso a superalcolici come “collirio”: i giovani bevono (o si illudono di farlo) con gli occhi, alla ricerca di un possibile sballo immediato quanto irreale, ma esponendosi a rischi tutt’altro che ipotetici, ignoti però ai più. Si spalancano gli occhi, vi si fa aderire l’imboccatura della bottiglia o il bordo del bicchiere, chiaramente colmo di alcolici, e si versa. L’alcol, così, viene assorbito attraverso la mucosa oculare ed entra in circolo.
È questo, in sintesi, il rito dell’eyeballing, di cui si trovano numerosi e descrittivi video su internet, che hanno certamente contribuito alla sua diffusione nel mondo. È questa, infatti, l’ultima moda dello sballo, nata e diffusa nei paesi anglosassoni, che ha contagiato i campus universitari francesi per poi raggiungere rapidamente anche la movida italiana.
Bere con gli occhi, data la permeabilità delle mucose e la vicinanza al cervello, rende più facile e immediato lo sballo: questo è il pensiero che alimenta la moda dell’eyeballing. Ma si tratta di una bufala, che non trova conferme scientifiche né chimiche, né fisiologiche.
Senza arrivare alle conseguenze più estreme (l’intossicazione acuta può portare al coma etilico, che può a sua volta avere un esito fatale), il primo bersaglio è il cervello, le risonanze magnetiche hanno dimostrato come un abuso di alcol continuato per settimane determini la morte di neuroni con una riduzione del 10-20 per cento delle dimensioni dell’ippocampo, l’area del cervello dove hanno sede la capacità mnemonica e di orientamento spaziale, con una riduzione proporzionale di tali capacità.
Il 90 percento circa dell’alcol viene metabolizzato dal fegato e qui produce alterazioni che portano a danni diretti e indiretti legati sia all’azione tossica dell’alcol sia a quella dei prodotti del suo metabolismo.
Conseguenza immediata dell’eyeballing è la steatosi epatica alcolica (o fegato grasso): le cellule epatiche sono sovraccariche di grasso, soffocano e vengono distrutte. Si formano così micro cicatrici che, con il tempo (con l’intossicazione cronica), portano alla cirrosi epatica e, in alcuni casi, al tumore maligno al fegato.