L’ortica ha un carattere irritante e poco socievole, ma se si impara a prenderla nel modo giusto (con i guanti e una camicia con le maniche lunghe), si trasforma in una vera amica, tante sono le sue virtù salutari e curative. L’ortica è un vero toccasana contro la stanchezza di primavera, ad esempio, si può centrifugare un bel mazzo di foglie fresche e berne il succo: se ne apprezzeranno subito le capacità ricostituenti e tonificanti, legate alla ricchezza di silicio e di clorofilla (il pigmento verde delle foglie, molto simile alla nostra emoglobina).
L’ortica ha anche eccellenti proprietà diuretiche e depurative, da sfruttare in questa stagione per smaltire le tossine accumulate nell’inverno. Alcalinizzando il sangue, aiuta a eliminare i residui acidi del metabolismo, implicati nella comparsa di tanti fastidiosi disturbi, come reumatismi, artrite, acne ed eczemi.
Il modo migliore per sfruttare le proprietà dell’ortica, è ancora quello di berne il succo: un bicchiere al mattino e uno a mezzogiorno per una settimana. Infine, grazie al suo contenuto di creatina (una sostanza che usano anche gli atleti per avere più energia), l’ortica stimola la secrezione del succo pancreatico e i movimenti gastrici e intestinali, facilitando la digestione e migliorando la capacità di assimilare i cibi.
L’ortica anche in cucina
Usata in cucina, l’ortica integra l’alimentazione con utili fattori protettivi. Se la si vuole provare cruda, se ne raccolgano i morbidi germogli primaverili, si lavino, in modo da togliere il potere irritante e li si uniscano ad altre insalate, da condire a piacimento. Di solito, però, l’ortica si consuma dopo averle dato un leggero bollore, in modo da neutralizzare l’effetto urticante delle foglie e poterle gustare senza problemi.
Cotta in acqua salata e condita con olio e limone l’ortica è un ottimo contorno, ma si può usare anche come ingrediente per la frittata, oppure per preparare ottimi risotti e saporite minestre.