Il singhiozzo è un fenomeno molto frequente nei neonati che non deve preoccupare in quanto è per lo più associato all’immaturità del sistema di coordinamento dei riflessi dell’apparato gastrointestinale, caratteristica dei primi mesi di vita. Del resto, il feto può cominciare a singhiozzare già durante la vita prenatale, in particolare a partire dal secondo mese: in questo caso dopo la nascita il piccolo avrà più probabilità di evidenziare questo disturbo. Ciò non comporta alcun effetto sulla sua salute e col passare del tempo e la progressiva crescita l’incidenza del singhiozzo andrà via via riducendosi.
Il singhiozzo è una contrazione involontaria, improvvisa e ripetuta del diaframma, cioè del muscolo che separa gli organi del torace da quelli dell’addome e che svolge la funzione di regolare la respirazione, contraendosi quando si inspira e dilatandosi quando si espira. Il singhiozzo è associato alla chiusura della glottide a sua volta determinata da un’alterazione del nervo frenico che connette il cervello a vari organi tra i quali il diaframma e ne regola le contrazioni: in pratica se, lungo il suo percorso, questo nervo viene in qualche modo irritato, ciò determina appunto una contrazione del diaframma e il singhiozzo.
Tra le cause scatenanti del singhiozzo dei neonati: l’immaturità del sistema di coordinamento dei riflessi dell’apparato gastrointestinale, ma anche gli sbalzi improvvisi di temperatura, l’ingestione di aria da parte del bebè e il rigurgito. Di solito, dopo qualche minuto (massimo 4 o 5) il singhiozzo passa da solo ma, se dovesse persistere, può essere utile adottare alcune misure:
– offrire al piccolo un cucchiaino di acqua tiepida per favorire la deglutizione e regolare l’attività contrattiva del diaframma;
– fargli solletico al nasino per provocare uno starnuto, si distende il diaframma e si velocizza la scomparsa del singhiozzo;
– offrirgli il seno o il biberon nel caso il bebè abbia iniziato a singhiozzare durante la poppata: riprendere il ritmo della deglutizione in genere aiuta a far passare il singhiozzo.
Il singhiozzo dei neonati si può attenuare il singhiozzo , quando sia connesso all’ingestione di aria durante la poppata, facendo in modo che la bocca del bimbo aderisca a tutta l’areola e non soltanto al capezzolo, se la mamma allatta al seno, o avendo cura di mantenere il biberon ben inclinato e sempre pieno di latte. Nel caso di un singhiozzo con particolare frequenza e persistenza è meglio consultare il pediatra, soprattutto se ha già superato i 18 mesi di età.