La salsa concentrata di pomodoro, uno degli ingredienti più comuni della cucina italiana, può aiutare chi ne fa un uso frequente a tenere sotto controllo colesterolo e pressione alta. È quanto emerge da uno studio effettuato dagli esperti australiani dell’Università di Adelaide e pubblicato sulla rivista di ricerca scientifica Maturitas. I ricercatori hanno analizzato, su un gruppo di cinquanta pazienti, gli effetti di una sostanza antiossidante, il licopene, di cui i pomodori maturi sono ricchi e che dà ai pomodori il suo caratteristico colore rosso vivo.
Secondo quanto spiegato dagli esperti australiani che hanno effettuato la ricerca, ai partecipanti allo studio, hanno somministrata una dose di venticinque milligrammi al giorno di concentrato di pomodoro per un periodo di due settimane. Così facendo, hanno scoperto che il licopene può risultare efficace quanto alcuni dei più comuni farmaci impiegati per trattare questo tipo di problemi: infatti nei pazienti ha ridotto del dieci per cento i livelli del colesterolo Ldl, quello “cattivo”, e ha abbassato la pressione del sangue.
La domanda non appare affatto scontata, quanto pomodoro, però, bisogna mangiare per assumere ogni giorno venticinque milligrammi di licopene? I ricercatori rispondono che al giorno servono due chili e mezzo di pomodori freschi o un litro e mezzo di succo, in alternativa, anche cinquanta grammi di concentrato di pomodoro, e quest’ultima soluzione appare essere la più pratica e realizzabile.
Il concentrato di pomodoro, poi, è ancora più efficace perché nella sua preparazione viene cotto e tale trattamento rende il licopene molto più facile da assorbire, per il corpo, rispetto a quando il pomodoro si mangia crudo.