Il pesce fa bene alla salute perchè contiene sostanze preziose per la crescita del piccolo, in particolare di acidi grassi Omega 3. Quando offrirlo? E quale? Il pesce è un prezioso toccasana della salute del piccolo perché ricco di sostanze preziose per il suo sviluppo in particolare di Omega 3, acidi grassi polinsaturi detti anche essenziali perché l’organismo non è in grado di produrli da solo. I grassi Omega 3, a differenza di quelli saturi contenuti in carne e latticini, sono molto benefici: proteggono l’apparato cardiovascolare e garantisco il buon funzionamento del cervello e del sistema nervoso.
Il pesce è anche una fonte importante di proteine nobili, paragonabili a quelle della carne. Contiene tutti gli aminoacidi, compresi degli 8 (9 nel bambino) definiti essenziali, cioè che l’organismo non produce da solo ma che deve introdurre attraverso la dieta. Gli aminoacidi sono indispensabili per il mantenimento e la ricostruzione delle strutture cellulari, il sistema immunitario, la trasmissione degli impulsi nervosi e il metabolismo.
Oltre ai grassi buoni e alle proteine, il pesce, specie quello di mare, è ricco di sali minerali e vitamine. Tra i sali minerali, che detiene il primato è lo iodio. Sono poi presenti fluoro, zinco e fosforo. Tra le vitamine, la A, la vitamina B12 e la vitamina D.
In genere puoi offrire il pesce come liofilizzato o omogeneizzato, unito alla papa, già intorno al sesto mese. Dal settimo mese si può proporre il pesce fresco o surgelato.
Se il bambino per una predisposizione familiare, è a rischio di allergie è bene aspettare l’anno di età prima di introdurre il pesce nella sua dieta. Questo alimento, infatti, per le sue qualità è essenziale per il piccolo, ma è anche molto allergizzante perché contiene una sostanza, l’istamina. In ogni caso, all’inizio bisogna scegliere la varietà magra, come la sogliola, la platessa, il merluzzo, il nasello, la cernia, il dentice, la coda di rospo e il palombo, dal sapore delicato e più gradito dal piccolo.
Dal decimo mese si può passare all’orata e al branzino e proporre il pesce come secondo piatto con un contorno di verdure. Dopo l’anno si possono dare al bebè pesci più grassi come tonno e salmone. Dai 2 anni sì anche a crostacei e molluschi, ma con molta attenzione perché queste varietà sono molto allergizzanti. È meglio evitare invece il pesce affumicato e in scatola perché molto salati (i primi) e con conservanti (i secondi).