Per via del caldo e della sudorazione, d’estate il bambino, così come per gli adulti, perde molti liquidi. Ecco che la frutta, fondamentale sempre nell’alimentazione del bambino, lo diventa ancora di più nei mesi più caldi dell’anno perché, grazie al suo contenuto di acqua (80-90 per cento) e Sali minerali, aiuta l’organismo a reintegrare i liquidi e minerali persi, e regola la temperatura corporea. La frutta più indicata per i bambini all’inizio dello svezzamento è quella polposa, come mele, pere, banane, albicocche, esche, perche ha meno rischi di allergia, facilmente digeribile e dal sapore delicato e dolce.
La frutta è ricca di vitamine. In particolare sono presenti la vitamina C (in agrumi, kiwi, fragole e frutti di bosco), che rinforza il sistema di difesa naturale dell’organismo e serve per la protezione delle membrane cellulari, e il betacarotene, precursore della vitamina A (albicocche, cachi, pesche e melone), un antiossidante fondamentale per il benessere della pelle, degli occhi e delle mucose.
In genere, salvo diverso parere del pediatra, la frutta può essere proposta tutti i giorni e più volte al giorno già dal quarto mese, grattugiata o schiacciata con la forchetta. In alternativa, si può dare al bebè anche la frutta in vasetto: pratica, igienica e completa dal punto di vista nutrizionale. Da 4-6 mesi puoi offrire mela, banana, pera e prugna perché hanno un sapore dolce e delicato e un’alta digeribilità. Pesca, pesca noce e albicocca possono essere offerte fresche dopo i 10 mesi perché possono causare allergie.
Sotto forma di omogeneizzati possono essere dati già verso i 6 mesi perché l’allergia è provocata dalla buccia che non è presente nei vasetti. Agrumi e kiwi vanno dati dopo l’anno perché possono provocare allergia nei piccoli predisposti. Dopo i 2 anni puoi offrire fragole, ciliegie, uva, frutta secca a guscio (noci, nocciole, mandorle, arachidi e pistacchi); tutti questi tipi di frutta non devono essere proposti prima perché altamente allergizzanti se il piccolo è predisposto. Da quest’età si può anche offrire al piccolo la frutta con la buccia ben pulita, la parte più ricca di fibre.