L’amenorrea è l’assenza del ciclo mestruale in età fertile per più di tre mesi, dopo un periodo più o meno lungo di regolarità. In questi casi è detta secondaria, mentre nella primaria è la mancata comparsa del primo ciclo entro i 16 anni. L’amenorrea ipotalamica, cioè da stress, rappresenta oltre il 30 per cento di tutti i casi di assenza del ciclo nelle donne sotto i 35 anni. Tutto ciò può avere principalmente due esiti: anoressia, cioè assenza di appetito e forte calo di peso oppure, più frequentemente, ortoressia, un disturbo alimentare che si manifesta con un’attenzione maniacale alla dieta.
I rischi di un blocco prolungato del ciclo mestruale sono di diverso tipo: fisici, psicologici, emotivi, relazionali e sessuali. A livello fisico, il crollo degli estrogeni può causare la demineralizzazione delle ossa, che aumenta il rischio di osteoporosi. E poi gli effetti psicologici: le ragazze anoressiche e ortoressiche non hanno altri interessi al di fuori del loro peso.
Anche la vita sessuale e riproduttiva ha forti ripercussioni: la mancanza di ovulazione è causa di infertilità, mentre la riduzione degli ormoni sessuali nel sangue provoca calo del desiderio e secchezza vaginale, la quale a sua volta rende i rapporti sessuali dolorosi e aumenta il rischio di cistiti e infezioni intime.
L’unica cura dall’efficacia comprovata in caso di amenorrea secondaria è la pillola contraccettiva a base di estrogeni e progestinici, che serve a ripristinare un corretto assetto ormonale. Oggi si prediligono formulazioni il più possibile simili al progesterone naturale, come il clormadinone acetato o il drospirenone.
Agiscono anche sul sistema nervoso centrale, migliorano l’instabilità emotiva e i disturbi comportamentali. Queste molecole hanno dimostrato, dopo soli pochi mesi di assunzione, di avere un impatto positivo anche sulla sessualità, favorendo un aumento della libido, un miglior raggiungimento dell’orgasmo e una più alta frequenza di rapporti sessuali.
In una recente ricerca americana è stato accertato che l’interruzione del ciclo mestruale in giovane età potrebbe essere causata dall’assenza di leptina, un ormone coinvolto nei meccanismi che regolano l’appetito e il metabolismo dei cibi. Si tratta di un fatto noto da tempo alla comunità scientifica, ma che ora trova ulteriore conferma in uno studio condotto in un centro di ricerca di Harvard.
La ricerca è stata effettuata su un gruppo di 20 donne tra i 18 e i 35 anni affette da amenorrea ipotalamica, cioè l’assenza del ciclo mestruale per stress. Le ragazze sottoposte all’analisi avevano tutte un tratto in comune: la scarsità di grasso, per ragioni diverse: magrezza costituzionale, dieta maniacale, allenamento fisico intenso.
La ricerca americana conferma così il legame strettissimo tra stress, alimentazione inadeguata, squilibrio ormonale e assenza delle mestruazioni e dimostra che, ripristinando un corretto equilibrio tra questi fattori, il ciclo torna regolare.