L’insonnia può essere iniziale (quando si fa fatica ad addormentarsi), centrale (caratterizzata da risvegli frequenti durante la notte) e tardiva (contraddistinta da risveglio mattutino precoce). Esiste anche un’insonnia soggettiva, ovvero la percezione di dormire poco e male, nonostante i dati oggettivi dimostrino il contrario e la persona dorma più o meno regolarmente. L’insonnia può essere essenziale o secondaria ad altri disturbi tanto psichici quanto fisici. Può anche dipendere dall’assunzione prolungata di alcuni farmaci o dall’abuso di sostanze eccitanti come il caffè e l’alcol. Un caso classico è l’insonnia dovuta a depressione o a disturbi ansiosi
Le possibili conseguenze dell’insonnia
stress, sovrappeso, diabete, artrite reumatoide e malattie virali sono solo alcune delle possibili conseguenze di un sonno che non ristora. Per questo non possiamo ignorare i modi per ottenere un buon riposo, soprattutto non è da sottovalutare l’alimentazione quotidiana, spesso in grado di prevenire il problema.
Vediamo alcuni consigli, dunque, per prepararci al sonno, consigli validi soprattutto per lo spuntino di metà pomeriggio e la cena. Via libera, dunque, a cereali e derivati (pane, pasta,) integrali; verdura e frutta; frutta oleosa; carni bianche; pesce; uova; latte, yogurt e ricotta madri; fiocchi di latte; vaniglia; tè verde. Divieto di accesso ai cibi troppo salati e/o grassi, eccessivamente dolci, con additivi, con grassi idrogenati, con dolcificanti di sintesi (aspartame, saccarina, ecc); farine bianche; fast food; carni grasse, salumi o insaccati; alcolici; caffè.
I dati delle ricerche effettuate di recente dicono che chi dorme meno di 6 ore rischia fino al 35 per cento di ingrassare di 5 chili nell’arco di 6 anni, mentre chi dorme sopra le 9-10 ore a notte, ha un rischio del 25 percento di ingrassare. Gli esperti da sempre consigliano di dormire 7-8 ore a notte: è l’ideale per mantenersi in linea e in saluti.
Gli integratori per l’insonnia
Melatonina: regolarizza il ritmo sonno-veglia e rafforza anche le difese immunitarie.
Perché fa bene: in particolare, grazie alla sua capacità di regolare il ciclo sonno-veglia, la melatonina è uno tra i più efficaci e sicuri induttori di sonno. Viene inoltre usata per contrastare i disturbi dovuti alla sindrome di jetlag (che si può verificare in seguito a viaggi aerei transcontinentali).
Come si usa: prendi 1 compressa al giorno da sciogliere lentamente sotto la lingua 45 minuti prima di coricarti.
5-Idrossitriptofano: favorisce il sonno, contrasta la fame nervosa e lo stress.
Perché fa bene: la serotonina ha un ruolo riconosciuto nella regolazione di umore, sonno, dolore e comportamento motorio, aggressivo, alimentare e sessuale. In base a queste conoscenze, sono stati condotti numerosi studi che hanno approfondito l’attività del 5-http nella salute umana. Buoni risultati sono stati ottenuti in casi di depressione, controllo del peso, emicrania e disturbi del sonno.
Come si usa: prendi 1 capsula al giorno con acqua o altra bevanda, preferibilmente durante il pasto.