Acuta o cronica, spesso di origine batterica, colpisce soprattutto uomini al di sotto dei 60 anni e in misura maggiore i fumatori o coloro che seguono una dieta ricca di formaggi e carboidrati
Delle dimensioni di una castagna, la prostata è un organo fibromuscolare e ghiandolare di cui solo gli uomini sono dotati: si trova al di sotto della vescica e circonda l’uretra. La prostatite è un’infiammazione della prostata e può essere di diverso tipo e origine. Se acuta si possono manifestare: febbre, brividi, lombalgia, dolore perinale, minzioni frequenti, dolorose e difficili e intensa sensazione di malessere generale. La prostatite cronica si presenta, invece, con sintomi più lievi e meno significativi rispetto all’acuta; i disturbi possono essere persistenti o ricorrenti e di vario tipo: bruciore dell’uretra, disturbi urinari, dolenzia nella zona perinea, sovrapubica, fastidi ai testicoli.
Le cause della prostatite
Le cause sono numerose e non sempre facili da identificare. Molto spesso dei germi, risaliti lungo il canale urinario o discesi dalla vescica, possono raggiungere la prostata causando un’infiammazione acuta o cronica. Inoltre, per la conformazione stessa della ghiandola prostatica, spesso avviene che le secrezioni e i batteri ristagnino all’interno, e la prostatite, da acuta, tende a perdurare nel tempo diventando cronica. Un ruolo importante è da attribuire a dieta non corretta, disturbi intestinali, scarsa attività sessuale, ernie lombari, stress psicofisici, uso di bicicletta o motocicli.
I suggerimenti per la prevenzione della prostatite
– Curare l’igiene personale e in particolare quella intima e praticare un’adeguata terapia medica.
– Svolgere una regolare attività sessuale senza eccessi, evitando periodi prolungati di astinenza e il coito interrotto.
– Passeggiare e praticare attività sportive rilassanti (nuoto, corsa moderata, ginnastica a corpo libero)
– Non indossare biancheria e pantaloni troppo aderenti.
I consigli utili a tavola per la prevenzione della prostatite
Come in tutti i disturbi più o meno gravi, alla base c’è l’alimentazione corretta, vediamo i cibi che si possono mangiare e quali sono quelli sconsigliati:
I cibi consigliati
Verdura e frutta fresche; prezzemolo; olio di semi di lino; pesce (non affumicato né in scatola); carni bianche; cereali e derivati (pane, pasta, riso, ecc) integrali e legumi, ma con moerazione; yogurt; soia e derivati (tofu, latte, ecc:)
I cibi da evitare
formaggi e alimenti ricchi di grassi saturi; cibi con grassi idrogenati e/o trans; pasta, pane e riso raffinati (privati delle fibre); alcolici. In fase acuta non assumere cii piccanti e/o salati, cioccolato, bevande gassate.