Il primo bagnetto il neonato lo fa subito dopo la nascita e continua a farlo tutti i giorni della permanenza in ospedale. La raccomandazione una volta a casa, però, è quella di non immergere il piccolo in acqua fino alla caduta del moncone ombelicale, che di norma avviene 7-14 giorni dopo il parto, e alla completa cicatrizzazione della ferita, che in genere si verifica nell’arco di 2-8 giorni. Se il personale della nursery è infatti perfettamente in grado di evitare che la zona dell’ombelico entri in contatto con l’acqua, ciò non è altrettanto facile per la mamma alle prime armi.
Tenendo conto che l’indicazione principale per favorire il processo di disseccamento e caduta del residuo ombelicale e ridurre il rischio di comparsa di infezioni è quella di mantenere la parte il più asciutta possibile, è quindi meglio riprendere a fare il primo bagnetto solo una volta concluso tale processo di distacco e cicatrizzazione. Fino ad allora è preferibile, invece, lavare il bambino passandogli sul corpicino una spugna morbida imbevuta di acqua tiepida evitando l’ombelico.
Eliminato il rischio di infezioni connesso al moncone ombelicale, il bagnetto andrebbe fatto tutti i giorni e prima della poppata serale per sfruttarne l’effetto rilassante e predisporre il bebè al sonno notturno. Se il piccolo non dimostra di gradire troppo il contatto con l’acqua, però, la frequenza dei bagnetti può essere ridotta e lo stesso vale nel caso il bebè abbia una pelle particolarmente sensibile o evidenzi disturbi cutanei (per esempio dermatiti): lavaggi troppo frequenti potrebbero, infatti, aumentare le irritazioni.
È fondamentale, comunque, rispettare le minime norme d’igiene che prevedono 1-2 bagnetti alla settimana avendo cura di mantenere sempre ben detersa la zona del sederino. È importante inoltre sapere che anche se il bambino ha la febbre o il raffreddore può fare il bagnetto: se l’acqua è tiepida (36-38 gradi) l’ambiente ben riscaldato (22-24 gradi) e, soprattutto, privo di correnti d’aria, ciò non comporta alcun rischio. Al contrario, in caso di febbre, il contatto prolungato con l’acqua può stimolare l’abbassamento della temperatura corporea.
Prima di fare il bagnetto ai neonati, è necessario controllare la temperatura dell’acqua che dovrebbe essere compresa tra i 36 e i 38 gradi: per farlo esistono pratici termometri acquistabili in farmacia. È consigliabile preparare tutto l’occorrente prima, per evitare di allontanarsi in quanto, per tutta la durata del bagnetto bisogna continuare a reggere saldamente il piccolo nell’acqua.