Sono i tumori più frequenti dell’età infantile ma, fortunatamente, oggi le leucemie sono anche fra quelli con le più alte percentuali di guarigione. Negli ultimi anni, infatti, sono stati compiuti passi da gigante nel loro trattamento e in futuro le cose potrebbero migliorare ulteriormente. Le leucemie sono tumori che colpiscono le cellule del sangue. Sono malattie tipicamente infantili: interessano più i bambini degli adulti e rappresentano il 33 per cento di tutti i tumori dell’età infantile.
Come per la maggior parte dei tumori, è difficile identificarne le cause esatte. Spesso dipendono da anomalie nel Dna non ereditarie. L’età di esordio è variabile: può essere molto precoce o anche tardiva. Tuttavia, in genere le leucemie colpiscono i bambini nella prima età scolare.
La linfoblastica acuta è la leucemia più diffusa
Esistono molti tipi diversi di leucemie infantili. La più comune è la leucemia linfoblastica acuta, che rappresenta l’85 per cento di tutti i casi di leucemia acuta infantile. Consiste in una crescita incontrollata delle cellule staminali del midollo osseo, in particolare di quelle immature, precursori dei linfociti, chiamate “blasti leucemici linfoidi”. I sintomi più comuni della leucemia linfoblastica acuta sono: anemia, pallore, facile affaticabilità, piccole macchie sulla pelle, ematomi spontanei, perdita di sangue dal naso o dalle gengive, tracce di sangue nelle feci o nelle urine, febbre e infezioni di varia natura che non guariscono con le normali cure e si protraggono a lungo.
Oggi, grazie ai progressi raggiunti dalla medicina, l’80 per cento dei bambini con leucemia linfoblastica acuta guarisce: non ha cioè ricadute di malattia a cinque anni dalla diagnosi. Le cure sono previste in quattro fasi, che durano due anni. I trattamenti sono diversi in base alla gravità della malattia.
La leucemia mieloide acuta è più rara
Il secondo tipo di leucemia infantile più diffuso è quella mieloide acuta, comunque abbastanza rara. Si tratta di un tumore a carico dei mielociti, le cellule da cui originano i globuli bianchi. In caso di malattia, essi si accumulano nel midollo osseo e causano una riduzione di globuli rossi e piastrine.
I sintomi della leucemia linfoblastica acuta sono simili a quelli provocati dalla leucemia linfoblastica acuta: anemia, debolezza, affaticabilità, mancanza di respiro anche per sforzi lievi, tendenza alle emorragie di cute e mucose, episodi febbrili e infezioni ricorrenti. Il protocollo di cura della leucemia linfoblastica acuta è analogo a quello della leucemia linfoblastica acuta: quattro fasi di trattamento chemioterapico e, in caso di insuccesso, trapianto di midollo osseo.