Allattare al seno è l’attività più naturale che esista e di solito tra mamma e bimbo si instaura un perfetto equilibrio. Infatti, si produce esattamente la quantità di latte di cui il tuo bambino avrà bisogno. Certo, a patto che la mamma sia disponibile ad assecondare il ritmo delle poppate e a seguire un adeguato regime alimentare. La mamma che allatta al seno deve bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno), assumere frutta e verdura regolarmente e mangiare in modo sano.
Così, il latte non solo sarà sempre buono, ma anche in quantità adeguata alle esigenze del piccolo, il bebè, dal canto suo, desidera essere attaccato al seno ogni volta che ha fame: ecco perchè soprattutto all’inizio il ritmo delle poppate è intenso e stancante. Ma superato il primo periodo poi tutto filerà liscio: basta avere un po’ di pazienza. Se però durante il periodo di allattamento dovesse verificarsi un calo della produzione di latte, si può ricorrere ad alcune erbe che da molto tempo si sono rivelate efficaci.
Bisogna però sempre rivolgersi a un medico o a un erborista, perchè anche se si tratta di rimedi naturali, il fai da te può essere pericoloso. Le piante più usate per l’allattamento sono la galega, l’anice verde, il cardo, il finocchio, l’ortica e l’orzo.
È il medico a indicare alla mamma come e quante volte assumere le erbe che aiutano a produrre latte. Infatti, anche se si tratta di rimedi naturali, devono essere assunti sotto controllo, non bisogna abusarne e occorre attenersi sempre alle indicazioni.
Le tisane sono facili da preparare, dissetanti e utili per soddisfare anche l’aumentato fabbisogno di liquidi della mamma, sono l’ideale durante l’allattamento. La tisana si prepara immergendo le parti della pianta selezionate e sminuzzate in acqua bollente e lasciando il tutto in infusione per 10-15 minuti. Passato questo periodo di tempo, si procede alla filtrazione, che si può effettuare con un normale colino. Si prestano a essere consumati così il cardo mariano, l’ortica e il finocchio.
Alcune erbe, come il cardo mariano, il finocchio e l’orzo, per esempio, possono essere usati nella cucina di tutti i giorni. Il cardo mariano, il cui sapore è simile a quello degli spinaci, può essere usato per arricchire insalate, minestre o zuppe di verdura. Il finocchio può essere mangiato cotto o crudo. Un buon modo per consumare l’ortica è invece sotto forma di succo fresco, ottenuto schiacciando le foglie o centrifugandole. Si possono anche preparare gustose ricette a base di ortica, come frittate, minestre, insalate oppure gnocchi. L’orzo può essere aggiunto ai passati di verdura e ai minestroni.