Il pilates imperversa da oltre un decennio, e la sua fama, rinverdita da Pippa Middleton, non accenna a diminuire. Ma quello delle palestre è un modo avido di novità da sperimentare. E allora ecco nascere sempre più programmi che fondono il metodo di Joseph Pilates con le discipline più diverse.
Spinlates – Pilates e spinning
E’ anche detto spincore, perchè è l’incrocio tra lo spinning e il core training che è alla base del pilates. Una lezione prevede una prima metà aerobica (30 minuti circa), dedicata allo spinning, a cui segue un’altra mezz’ora di esercizi per rafforzare il core. La seconda parte andrebbe fatta su un attrezzo, il “proformer”, che funziona come superficie instabile: così gli esercizi di allungamento e propriocezione (capacità di percepire il proprio corpo nello spazio) in stile pilates sono resi più faticosi dalla continua ricerca di equilibrio.
Piloxing – Pilates e box
Lo ha inventato la trainer svedese Viveca Jensen. Come suggerisce il nome, il piloxing unisce ai principi elaborati da Mr Pilates quelli della boxe. Di quest’ultima disciplina prende soprattutto la variante “thai”, ricca di calci e lavoro aerobico, con l’aggiunta di guanti con pesi incorporati.
Yogilates – Pilates e yoga
Delle discipline “altre”, sicuramente lo yoga è la più affine al pilates. Tutte e due si concentrano su postura e respiro, sviluppano una figura agile, tonica e flessibile senza sforzi bruschi né lavoro aerobico. La tecnica è stata codificata una decina di anni fa da Jonathan Urla, trainer e life coach. Assieme, la disciplina d’origine indiana e il metodo di Joseph Pilates si integrano e rafforzano a vicenda, favorendo un allungamento muscolare e unendo l’enfasi sulla muscolatura addominale (pilates) al rafforzamento di equilibrio e armonia (yoga).