Negli ultimi anni vi è un notevole aumento di casi di intolleranza e di allergia al nichel, al di là dell’allergia da contatto (che è la situazione più nota), i cibi hanno una loro importanza nel determinare l’insorgere di tali problemi. Il nichel, come solfato, è presente in moltissimi alimenti tra i quali lenticchie, fagioli, cacao, nocciole e liquirizia, per citare quelli che ne contengono una buona quantità; poi ci sono molte verdure e frutti come asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodoro che comunque ne contengono quantità significative.
Il nichel in realtà è presente un po’ dovunque, anche nell’acqua del rubinetto, negli alimenti indutriali come merendine e pani di vario genere, nel fumo di sigaretta. Nel caso di vera e propria allergia conclamata può essere necessaria l’astensione completa dal metallo; invece, in presenza di intolleranza spesso si giunge a un netto miglioramento dei sintomi con una dieta di eliminazione, che evita tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel, e a seguire con una dieta di rotazione.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al nichel sono molti, dermatiti e pruriti, anche da contatto; afte o infiammazioni di bocca e gengive; gonfiori addominali; malessere generale; stanchezza; nausea; mal di testa; sovrappeso. I sintomi, che si possono sviluppare nel tempo, sono determinati anche dalla quantità di nichel che l’organismo ingerisce o con cui viene a contatto.
L’allergia e l’intolleranza al nichel possono comparire quando si tocca un oggetto che contiene nichel: cerniere e bottoni, bigiotteria, orologi, accendini, occhiali, monete, targhette, manici degli ombrelli, cosmetici che contengono avena, tinture per capelli. Ma bisogna fare attenzione al make up.
Vuoi sapere se sei allergico al nichel? Fai così. Prendi una moneta da un euro e ponila tra il braccio e l’avambraccio, nella parte interna, tenendola ferma in loco con un cerotto anallergico. Dopo 48 ore togli cerotto e moneta: se si è formato un pomfo, ci sono probabilità che tu sia allergico o intollerante al nichel. Rivolgiti quindi al medico per effettuare gli esami del caso.
L’integratore per prevenire le reazioni allergiche
La Perilla è una pianta della tradizione fitoterapica cinese e giapponese, usata da anni nella medicina popolare di tutto il Sud Est asiatico. Ha una spiccatissima attività naturale come coadiuvante nel prevenire e normalizzare le reazioni allergiche, grazie probabilmente alla presenza di componenti (i flavonoidi) in una forma particolare. Se ne prendono 2 perle, 2-3 volte al giorno. Agisce come anti allergico e non ha effetti collaterali.