E’ un cereale ma non appartiene alla famiglia delle graminacee, come il riso, il grano. Il grano saraceno è una pianta erbacea annua che appartiene alla famiglia delle Poligonacee. È composto da carboidrati, proteine e grassi e per il 10 per cento è costituito da fibre; discreta la presenza di minerali, soprattutto calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, manganese e ferro. Nel grano saraceno sono contenute anche alcune vitamine del gruppo B e precisamente la vitamina B1, B2, B3, B5 e B6, e anche la preziosa vitamina E antiossidante.
Gli aminoacidi che costituiscono le sue proteine sono: alanina, arginina, cistina, acido aspartico, acido glutammico, glicina, isoleucina, lisina, metionina, valina, treonina, prolina e tirosina. Non è presente glutine. Da una recente ricerca condotta in Canada sembrerebbe che il grano saraceno contenga un principio attivo, chiamato chiroinositolo, che potrebbe avere un ruolo fondamentale nella cura del diabete melito; secondo i risultati forniti da tali studi questa sostanza contenuta nel grano saraceno sarebbe in grado di abbassare la glicemia del 19 per cento.
Il grano saraceno è quindi indicato nella dieta delle persone che soffrono di celiachia. Con la sua farina si preparano pasta, polenta e pane che possono appunto essere consumati dai celiaci con buoni benefici per la salute. Ottimo anche in chicchi per preparare zuppe o per la colazione.
Il consumo di grano saraceno, grazie al suo alto valore proteico, è consigliato in caso di sovrappeso, in quanto nutre la massa magra consentendo di eliminare più adipe. Inoltre, per la sua composizione aumenta la termogenesi, facendo così bruciare più calorie. Infine, grazie alla presenza di rutina è utile per conservare l’elasticità dei tessuti dei vasi sanguigni.
Prima di essere cucinato, il grano saraceno necessita di essere lavato: è preferibile anche più di un lavaggio in acqua fredda fino a che l’acqua non risulti limpida. Una volta scolati, i chicchi devono essere tostati per un paio di minuti, dopodichè possono essere cotti in acqua calda salata per un tempo non inferiore ai venti minuti.