ll cibo scaduto è una costante di tutti noi che facciamo la spesa sempre con tanta fretta; casa, lavoro, famiglia e figli e, quando torni a casa ti accorgi che molti alimenti acquistati sono inutili, li accantoni, ma quando arriva il momento di consumarli, sono già scaduti. Innazitutto, bisogna far molta attenzione quando si acquistano e, quando metti in ordine nella dispensa, abbi cura di riporli mettendo più a portata di mano quelli che hanno una scadenza più immediata. Per legge tutti gli alimenti devono riportare la data entro cui vanno mangiati. Ma in molti casi si può sforare di giorni o settimane senza rischi e sprechi inutili.
Ma vediamo qualche scadenza, quando e se possiamo ancora consumarli; il tonno, ad esempio, si conserva alungo e, anche se consumato un paio di mesi dopo la data indicata, non dà problemi. A patto che la confezione risulti assolutamente integra. Buttalo via se il gusto e la consistenza risultano modificati: è segno che i grassi hanno iniziato a irrancidire. Oppure se la confezione presenta gonfiori o ruggine. In questo caso potrebbero svilupparsi microrganismi potenzialmente pericolosi per la salute.
La pasta fresca di produzione industriale può essere consumata al massimo nella settimana successiva alla data di scadenza (la secca invece si può consumare anche 1 o 2 mesi dopo la data limite). Buttala via se tende a seccare o ha un odore alterato. Anche se non è un prodotto ad altissimo rischio igienico, perde gusto.
La farina, se conservata in luogo fresco e asciutto può durare 1 o 2 mesi oltre la scadenza. Buttala via se l’hai conservata male: il pericolo maggiore è lo sviluppo di muffe. Cambia il gusto della farina e si possono sviluppare microtossine. Col passare del tempo aumenta il rischio di parassiti.
Il formaggio fresco è un prodotto delicato e non conviene conservarlo oltre la data di scadenza. Buttalo via se è inacidito perchè può scatenare problemi, soprattutto di tipo gastrointestinale.
È decisamente sconsigliabile consumare le uova oltre la data di scadenza; buttale via se immerse in acqua e sale galleggiano (10 per cento), segno che sono vecchie. Le uova datate possono contenere microrganismi anche patogeni che ne alterano le caratteristiche fino a farle marcire. Ma anche senza arrivare a tanto, se ingerite possono produrre serie tossinfezioni.