Sono circa 10 mila i diversi tipi di dermatite che insidiano la nostra pelle, manifestazioni infiammatorie diffusissime con cui tutte noi, prima o poi, abbiamo avuto a che fare. Attenzione, però: proprio perché interessano la pelle, che è il nostro biglietto da visita, l’autodiagnosi e le cure fai da te sono del tutto sconsigliabili. Meglio andare sempre dallo specialista dermatologo che saprà dare un nome esatto al disturbo e suggerire i rimedi più indicati. Vediamo allora quali sono le forme più comuni e tutte le novità per la loro cura.
Dermatite seborroica
E’ tra le forme che creano particolare disagio, anche e soprattutto per le ricorrenti ricadute, da collegare sia al cambio di stagione sia, soprattutto, allo stress. Non se ne conoscono ancora esattamente le cause e colpisce di preferenza gli uomini (con una percentuale di 6 a 4 rispetto alle donne) in particolare fra i 30 e i 60 anni. Incidendo sulla quantità e sulla qualità del sebo dà luogo ad arrossamenti, desquamazioni, crosticine coagulate in chiazze giallastre e untuose; si manifesta più di frequente nelle zone ai lati del naso, dietro le orecchie, all’attaccatura dei capelli e sul cuoio capelluto. La vera grande novità per combattere la dermatite seborroica è rappresentata oggi dalla “alukina”, preparato a base di allume di roca, acido glicirretico e retino logo. Va applicata mattina e sera per un massimo di 2 settimane sotto forma di crema, dopo aver lavato le zone interessate con un detergente neutro.
Dermatite atopica
Detta anche eczema, è dovuta primariamente a un’alterazione della struttura della pelle che la rende più fragile (quindi più esposta a fattori allergici o a intolleranze) e può avere ripercussioni sulla qualità della vita: disturba il sonno, rende irritabili, costringe a una dieta. La dermatite atopica si annuncia con secchezza della cute, croste, desquamazioni e prurito, soprattutto su testa e guance per quanto riguarda i bambini, i suoi bersagli preferiti; la malattia in genere compare entro il primo anno di vita, per poi spesso regredire spontaneamente; solo in 4 casi su 10 persiste sino a dopo la pubertà e a volte anche nell’adulto, colpito preferibilmente alle pieghe dei gomiti e alle ginocchia.
La cura parte dalla diagnosi corretta, effettuata anche con l’aiuto di una biopsia cutanea e di esami quali lo Skin prick test, il Rast o il Prist. In farmaci efficaci sono preparati a base di tacrolimus, sotto forma di unguento, che rappresenta un’alternativa ai vecchi cortisonici, efficaci ma non privi di effetti collaterali.
Dermatite da contatto
Scatenata dai metalli (come nichel, cromo, cobalto) contenuti nella bigiotteria ma anche nei bottoni, nei ganci e nelle fibbie dei pantaloni, nelle catene delle borse, nelle decorazioni metalliche dei costumi, nelle monete o nei piercing. A rischio anche cosmetici, detersivi, certi tipi di piante, protesi ortopediche e odontoiatriche. A contatto con la pelle, queste sostanze provocano irritazione che si manifesta con rossore, bruciore e ragadi, ossia tagli superficiali molto dolorosi, sino ad arrivare alla comparsa di eczemi cutanei anche vasti. Anche qui la prima cosa da fare è quella di evitare il contatto con la sostanza incriminata. Contro i sintomi possono essere d’aiuto creme a base di cortisone o di ossido di zinco; in caso di infezione si deve ricorrere agli antibiotici.
Photo Credits | Vincenzo Guarneri su Flickr
ANGY 7 Dicembre 2012 il 17:31
ciao, per la d.a. -che conosco moooolto da vicino!!!- ho trovato un rimedio insolito ma efficace che vorrei segnalare. non so se vi è mai capitato di sentire i dottori che raccomandano il cotone bianco puro 100% ecc ecc, beh, a me han consigliato…e io ho seguito il consiglio, addirittura una seta speciale . inizialmente ovviamente ero super scettica, ma devo dire che è molto molto meglio del cotone, sulla pelle è estremamente gradevole, non irrita, non fa sudare, assolutamente da provere. se vi interessa cercate dermasilk. ciao!