Per dieta vegetariana si intende un regime alimentare che esclude dall’alimentazione qualsiasi cibo di origine e derivazione animale, ma ci sono diverse varianti, quella classica, forse la più seguita, elimina dall’alimentazione ogni tipo di carne animale, compresi i pesci e i crostacei, ma consente di mangiare alimenti di origine animale quali latte e latticini, uova e miele.
Diversa è la dieta vegana, chiamata anche vegetaliana, esclude dalla sua dieta tutti i prodotti di origine animale (tra cui anche uova, latte, miele e formaggi e burro). Anche con questa particolare alimentazione, comunque, si possono gustare ricette che soddisfano il palato senza trasgredire questa filosofia di vita scelta.
La dieta vegetariana e vegana ha radici antichissime e le motivazioni che spingono una persona ad adottare questa o quella, possono essere numerose (religiose, etiche, economiche, ecologiche, salutiste). Entrambe possono essere equilibrate e fornire un adeguato apporto nutrizionale, ma non è necessariamente migliore di una dieta “non vegetariana”. Se ben calibrate, come afferma la American Dietetic Association, sono compatibili con le diverse fasi della vita compresa la gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e l’adolescenza, e sono adatte anche per gli atleti. Come tutti i regimi alimentari ci sono pro e contro, vediamo quali.
I pro della dieta vegetariana e vegana
Riduce il rischio di molte malattie legate a quello che è ormai il nostro stile di vita, le cosidette “malattie del benessere”, fra cui diabete, ipertensione, obesità, patologie cardiovascolari e qualcosa di ancor più grave, come alcune forme di cancro, come quello al colon. Eliminando la carne e il pesce, inoltre, si evita di ingerire le sostanze tossiche e inquinanti presenti nella catena alimentare o i farmaci antibiotici e anabolizzanti usati nei mangimi.
I contro della dieta vegetariana e vegana
La dieta vegetariana potrebbe comportare delle anemia a causa delle carenze di ferro e proteine, le uova possono introdurre la giusta quantità di calcio, legumi e frutta secca, invece, possono compensare la mancanza di proteine animali. Un valido aiuto per l’integrazione del ferro è aggiungere alle verdure del succo di limone.
Qualche carenza in più potrebbe portarla la dieta vegana, quali carenza di calcio, vitamina D e vitamina B12, anche in questo caso si parla di anemia, vertigini, difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, debolezza. Per reintegrare queste carenze, sarà sufficiente consumare alimenti vegetali fortificati, come latte di soia arricchito con vitamina D o B12. Gli stessi promotori della dieta vegana consigliano l’utilizzo di integratori per reinntegrare le carenze di nutrienti essenziali.
Photo credits: 14 Months to 50 su Flickr
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