La menopausa è un passaggio naturale della vita di una donna, che comporta alcuni importanti cambiamenti fisici e conseguenze psicologiche, soprattutto se avviene in età molto giovane. Ritrovarsi in questa condizione a 30 anni, però, è una difficile realtà, che in Italia riguarda 10 donne fertili su 1.000. I risvolti psicologici sono importanti, perchè spesso la menopausa precoce interessa persone che non hanno ancora avuto figli.
I sintomi della menopausa precoce non sono diversi da quelli in età naturale. Se il ciclo diventa irregolare nel ritmo, nella quantità e nella durata, con tutta probabilità ci si trova nella fase della menopausa. In particolare, le alterazioni comportano mestruazioni molto ravvicinate oppure intervalli molto lunghi. Anche il flusso cambia e può essere troppo scarso o troppo abbandante. Si può quindi avere un ciclo di due giorni o meno, o troppo estesa, fino a 7 giorni. Il ciclo è irregolare anche quando compaiono piccole perdite scure prima del flusso e perdite di sangue in coincidenza con l’ovulazione.
Importanti segnali di allarme sono anche il peggioramento del dolore mestruale e la sindrome premestruale invalidante, disturbi che interferiscono con la vita quotidiana.
La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)è una cura specifica per attenuare i malesseri (sudorazione, vampate di calore, secchezza vaginale e insonnia) che, il più delle volte, accompagnano la menopausa. La cura consiste nel prendere gli estrogeni che non vengono più prodotti in quantità sufficiente dall’ovaio. A volte agli estrogeni vengono aggiunti il progesterone e i progestinici, usati per proteggere l’endometrio da eventuali malattie. Sia gli estrogeni che i progestinici si possono prendere per bocca, sotto forma di pillole, o per via transdermica, cioè con cerotti da applicare sulla pelle. Esistono anche preparazioni di progesterone in spray nasale o da usare per via vaginale.
Le controindicazioni della TOS
I rischi della Tos sono legati alla possibilità di sviluppare calcoli alle vie biliari e tumori. La tos è inoltre da sconsigliare alle persone a rischio, che soffrono o potrebbero andare incontro (perchè geneticamente o familiarmente predisposte) a sanguinamento vaginale, tumore al seno, infarti e ictus.
Ecco perchè ogni decisione curativa deve essere presa nell’ambito di un rapporto diretto tra la donna e il ginecologo e deve tener conto delle specifiche condizioni di salute della persona.
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