Il dolore fisico persistente è la causa della kinesiofobia, una persona inizia ad paura di svolgere qualsiasi attività fisica, pensieri sbagliati sulle cause della propria sofferenza, attribuendola al lavoro, all’ereditarietà, arrivando talvolta ad anomali comportamenti che la spingono a rinchiudersi in casa, evitando incontri e lavoro. A dispetto del nome, che terminando con fobia farebbe pensare a disturbi legati all’ansia, la kinesiofobia non è legata a problemi psicologici ma è un reazione al dolore persistente.
La kinesiofobia compare nelle persone in cui il dolore persiste per mesi o addirittura per anni. Riguarda in particolare chi è affetto da una sofferenza all’apparato locomotore, come schiena, collo, ginocchia e spalle. Il malato crede che con il movimento possa rompersi qualcosa e di conseguenza inizia a ridurre al minimo gli spostamenti, finché non raggiunge una situazione di quasi totale immobilità in casa propria. Qualcuno manifesta ansia, depressione, pensieri catastrofici e paura di non guarire, che possono manifestarsi più o meno in modo evidente.
Il primo passo per guarire dalla kinesiofobia è afffrontare in modo adeguato la malattia che causa il dolore cronico. La paura rappresenta un’importante informazione per completare il quadro clinico. Gli specialisti in medicina riabiliativa adotteranno adeguate strategie per ridurre il dolore stesso, per attuare condizionamenti cognitivo-comportamentali e gestire eventuali cronicità.
Le cure possono avere risultati migliori se il corpo di una persona malata di kinesiofobia si decide a collaborare. Oggi la kinesiofobia si affronta in modo soddisfacente mediante un trattamento riabilitativo basato su esercizi specifici, integrato a un approccio cognitivo-comportamentale, che consiste nell’esporre a poco a poco una persona alla situazione che solitamente crea paura, ossia al movimento nelle varie tipologie, partendo da situazioni più lievi fino ad arrivare a circostante più difficili.
In questo modo si rivive la situazione che crea paura e si impara a poco a poco a gestirla fino a quanto non viene del tutto vinta. Unitamente a questo approccio si possono usare tecniche di rilassamento, come per esempio esercizi della respirazione, per imparare a tenere sotto controllo anche le manifestazioni fisiche della fobia.
Photo Credits: Miriam Capone (Miciam) su Flickr