L’ideatore della dieta macrobiotica è un filosofo conosciuto come George Ohsawa, secondo cui esistendo due opposte energie, Yin e Yang, complementari fra loro che regolano l’universo, anche i cibi sono contrapposti e quindi vanno abbinati secondo regole ben precise. Per esempio durante la stagione fredda si utilizzano cibi freddi come il freddo Yin, mentre durante la stagione estiva vanno privilegiati i cibi Yang.
La dieta macrobiotica contempla cerali integrali (frumento, grano saraceno, mais, riso, miglio, avena, segale); legumi; semi oleosi (semi, girasole e zucca); frutta e verdura. Come condimenti si utilizzano elementi naturali e non trattati: sale marino integrale, olio di oliva e di semi spremuti a freddo e salsa di soia.
Altro alimento utilizzato nella dieta macrobiotica sono le alghe che non fanno pare della nostra dieta mediterranea, costituiscono un ingrediente importante in molti piatti orientali, come le zuppe cinesi o sono usate per avvolgere il sushi giapponese. Sono un tipo di alimento molto particolare e di grande valore nutritivo. Esse contengono una percentuale di iodio 10.000 volte superiore a quello presente nell’acqua di mare e 20 grammi di alghe coprono la dose media raccomandata di tale elemento. Nelle alghe si trovano inoltre i famosi acidi grassi Omega 3, che, come si sa, proteggono le arterie e abbassano il colesterolo cattivo LDL. Sono anche ricche di beta-carotene, che stimolano la produzione di vitamina e contengono vitamine del gruppo B e C, oltre ad una certa quantità di ferro. Le alghe sono potenti antiossidanti, grazie soprattutto alla presenza di fucozantine, oltre ad altre sostanze non ancora identificate. Inoltre, è stato dimostrato che riducono il rischio di contaminazione da metalli pesanti.
Per seguire perfettamente la dieta macrobiotica bisogna evitare zucchero e dolci; evitare patate, pomodori e melanzane; evitare i cibi industriali; evitare latte e derivati; eliminare ilcaffè; non utilizzare spezie e sale comune.
Secondo la dieta macrobiotica il pasto deve contenere il 50 percento di cereali integrali; il 25 percento di proteine di cui il 10 percento di origine animale e il 15 percento di origine vegetale; il 25 percneto tra verdure (cotte e crude) e frutta.
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