Tra i trattamenti estetici più invitanti, offerti dalle migliori Spa, emerge la Vinoterapia, sempre più apprezzata sia dagli uomini che dalle donne. Si tratta di un complesso di pratiche terapiche incentrate sull’impiego dei preziosi derivati della vite: succo e bucce d’uva, acini, foglie, vino. Generalmente, le cure estetiche sono articolate in bagni, massaggi, gommage, impacchi, maschere e peeling che integrano le proprietà benefiche dell’uva (in particolare, dell’estratto secco degli acini) a quelle dell’acqua termale, in modo da esaltarne i molteplici effetti.
La Vinoterapia, infatti, migliora la microcircolazione sanguigna, depura fegato e intestino, ha un’azione antisettica, antiossidante e rigenerante complessiva. Il trattamento utilizza uva fresca, ma anche l’olio di vinacciolo, estratto dai semi dell’uva ed efficace contro il colesterolo cattivo, e il concentrato di mosto, un toccasana per la circolazione sanguigna, miscelati con oli biologici e vitamine. Infine, i massaggi con acini freschi, oltre a levigare la pelle, rimineralizzano i tessuti dando luminosità e morbidezza al derma.
Nasce in Francia, come branca dell’estetica, viene ora proposta anche in molte beauty farm e stabilimenti termali, come terapia di bellezza, una formula piacevole ed originale per nutrire la pelle e contrastarne l’invecchiamento. Il vino, dunque, buono per il palato, ma anche per la pelle, i suoi componenti, applicati su viso e corpo, sotto forma di polveri, creme, estratti contro le rughe, depurano, idratano, levigano, tonificano la pelle ed aiutano a combattere la cellulite.
I benefici della Vinoterapia, erano già noti a Cleopatra e ai Romani, lei amava i massaggi di mosto. I bagni nel vino impediscono la distruzione dell’acido ialuronico e di quello glicolico; proteggono le fibre di elastina e collagene. Da non molti anni sono in commercio prodotti cosmetici a base di estratti di vite, vinaccioli, dagli effetti astringenti e rinforzanti per l’epidermide, oltre ad un alto fattore di protezione contro gli agenti atmosferici e protettiva contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento della pelle.
Parliamo anche di una cura specifica che si chiama Ampeloterapia (dal greco, ampelos=vite) che impiega l’uva per uso interno: l’assunzione giornaliera del frutto, in quantità progressive per un determinato periodo di tempo, ha lo scopo di favorire la diuresi e l’attività intestinale, depurando l’organismo, oltre a rafforzare vene e capillari.
Photo credit: Le Tre Vaselle su Flickr
Simona 1 Febbraio 2012 il 16:34
Quante qualità possiede il vino<2