Sta arrivando la primavera, oltre al primo tiepido sole che invita a fare lunghe passeggiate nei parchi della nostra città, e gradevoli pause pranzo con un panino seduti su una panchina del giardinetto, bisogna fare i conti con le allergie che la stagione porta con sè. Le ultime statistiche dicono che sono oltre 18 milioni gli italiani che, con l’arrivo della primavera, se preparano a starnutire, lacrimare, respirare con fatica, il motivo è presto detto, soffrono di allergia ai pollini, per oltre metà bambini e ragazzi con meno di 20 anni. Un sorta di incubo di stagione che non manca mai all’appuntamento primaverile.
Sappiamo tutti cosa sia un’allergia, uno stato di sensibilizzazione verso alcune sostanze dette allergeni che, introdotte nell’organismo, possono dare origine a reazioni di ipersensibilità, che significano alterazione del sistema immunitario. Le cause sono molte, dalle abitudini sbagliate di vita ai cambiamenti climatici e ambientali.
L’asma è forse la manifestazione più grave, se causata da allergia ai pollini, alla polvere di casa, al pelo di animali, ad alcuni alimenti, è responsabile del broncospasmo provocando sintomi come difficoltà respiratoria soprattutto durante la espirazione, senso di soffocamento e mancanza d’aria, tosse violenta e persistente, forte agitazione.
Ci sono dei piccoli accorgimenti per ridurre il più possibile il contatto con i pollini:
- evitare le gite all’aperto nei giorni di sole con tempo asciutto e ventoso, soprattutto nelle ore centrali della giornata, meglio uscire il mattino presto o la sera;
- evitare di fare sport all’aria aperta, meglio praticarlo in casa, in palestra o in piscina;
- in macchina tenere chiusi i finestrini e accertarsi che i climatizzatori siano dotati di filtri antipolline, da cambiare periodicamente;
- aprire le finestre solo al mattino presto e la sera tardi;
- non tagliare l’erba in giornate molto calde poiché favorisce la liberazione dei pollini;
- se siete stati all’aria aperta, tornando a casa, cambiatevi d’abito e fatevi una doccia per ridurre la quantità di pollini che avete addosso;
- lavate spesso gli occhi con acqua fredda e ungete l’interno del naso con vasellina per evitare che i pollini si depositino sulle sue pareti interne.
Si potrebbe anche ricorrere alla fitoterapia assusmendo la Perilla, una pianta che viene coltivata soprattutto in Giappone, Cina, Corea, dalle foglie e dai semi si ottengono estratti ricchi di polifenoli, ultimamente utilizzata anche come rimedio contro il colesterolo per l’alto contenuto di acidi grassi polinsaturi. Anche la medicina Ayurvedica ha il suo rimedio, l’Adatoda Vasica è un piccolo arbusto sempreverde che cresce ai piedi della catena dell’Himalaya.
Photo credit: thebas[o] su Flickr
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